
Napoli, Buongiorno: "La Juventus mi ha cercato, ma non potevo tradire la mia storia"
- 23
Il difensore centrale, classe 1999, aggiunge: "Quando si era fatta viva l’Atalanta, avevo deciso di rimanere al Toro dopo un giro di consultazioni (sorride, ndr) con familiari, amici, conoscenti. Quando si è fatta viva la Juventus ho deciso da solo...".
Sull'incontro con Antonio Conte e la scelta di trasferirsi al Napoli: "L'incontro è del tutto casuale, ma scatta subito qualcosa. Lo so, può essere difficile crederlo. Il ct Spalletti ci dà un giorno di riposo prima degli Europei e, così, organizzo una serata in un ristorante di Torino: siamo una decina, il cameriere mi avvicina: 'Ale c’è il tuo nuovo mister nell’altra sala'. Che il Napoli mi volesse non era un mistero, ma, io, era la prima volta che parlavo con Conte. Non è un luogo comune: ti entra nella testa per come lavora, per i consigli che ti dà, per le motivazioni che riesce a tirarti fuori".
Il Toro e Superga: "L’ho già detto: il Toro è la mia vita. La commozione di Duvan (Zapata, ndr) mi ha dato i brividi: gli ho scritto un messaggio prima che leggesse i nomi di quella squadra unica al mondo e di chi se ne è andato insieme con loro".
Infine, sulle sue condizioni: "Lavoro per la gara con il Cagliari, l’ultima al Maradona. Spalletti si è informato sulle mie condizioni, vedremo se ci sarò con la Norvegia".
Commenti
(23)Scrivi il tuo commento
Alessandro è un ragazzo intelligente, molto sopra la media dei normali calciatori oltre a essere...