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  • Napoli, Gattuso: 'E' stata dura, dedico la finale a mia sorella. Rinnovo? Voglio restare, non penso ai soldi'

    Napoli, Gattuso: 'E' stata dura, dedico la finale a mia sorella. Rinnovo? Voglio restare, non penso ai soldi'

    1-1 con l'Inter nella semifinale di ritorno, in virtù dello 0-1 dell'andata il Napoli conquista la finale di Coppa Italia e affronterà la Juventus. Il tecnico degli azzurri Gennaro Gattuso commenta il pareggio a Rai Sport al termine dell'incontro: "​"Voglio ringraziare tutto il mondo del calcio e le persone che sono state vicine a me e alla mia famiglia. Lo dedico ai miei genitori e a mia sorella, eravamo molto legati. Ringrazio i ragazzi che mi hanno dato questa gioia. Noi siamo una squadra con tantissima qualità, abbiamo provato a fare pressione ultra offensiva ma dobbiamo ancora imparare, non abbiamo i meccanismi giusti. Ma quando ci mettiamo a fare le cose fatte bene sappiamo soffrire, anche se oggi abbiamo regalato un gol, da polli. Ma non è un errore di Ospina. Siamo ripartiti bene. Secondo me abbiamo sbagliato tante volte le uscite, dovevamo cambiare spesso gioco. Il primo tempo non abbiamo sfruttato queste situazioni in maniera corretta. La squadra è convinta, lavora bene in settimana e i ragazzi stanno dando tutto. Penso che il livello di questa squadra sia molto alto, con calciatori giovani e i qualità: se facciamo le cose con questa umiltà, possiamo toglierci soddisfazioni. Rinnovo fino al 2022 o oltre? Io sono uno che vuole vivere quello che sta facendo con tranquillità, non sono uno che pensa solo ai soldi. A me piace lavorare con persone che mi seguono e mi stimano. In questo momento ho trovato una società che mi dà la possibilità di allenare giocatore molto forti e voglio continuare qui. Poi uno, due, tre anni non lo so. Se mi si chiude la vena e sbrocco, mi conoscete, i contratti non valgono nulla perché sono fatto così. E' un aspetto che devo migliorare. Cosa è cambiato? E' tutto strano quello che abbiamo fatto, le prime tre settimane due o tre gruppi di lavoro, è successa la fine del mondo. Stare due mesi e mezzo a casa e perdere qualche giocatore per piccole contratture... Siamo stati bravi io, lo staff e i giocatori a fare meno danni possibili, ma è successo qualcosa difficile. E' cambiato il mondo. Non è facile e non è bello, rispetto per le migliaia di persone che ci hanno lasciato. E' il mio Napoli e il mio Insigne? C'è un feeling buono con tutti, la permalosità la mettiamo da parte. Poi uno fa delle scelte, avere la possibilità di cambiare cinque giocatori per noi è un bene. Il rapporto comunque non c'è solo con Insigne, ma con tutta la squadra. Finale di nuovo con la Juventus? Affrontiamo una squadra abituata a vincere, con mentalità e grandi campioni. Ce la possiamo giocare, ma affrontiamo una squadra da tanti anni protagonista e sappiamo di dover fare una grande partita".

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