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  • Gattuso: 'Insigne ci sarà solo se al 100%. Il Barcellona è l'Everest'

    Gattuso: 'Insigne ci sarà solo se al 100%. Il Barcellona è l'Everest'

    Dopo la rifinitura di questa mattina al San Paolo, il Napoli è arrivato a Barcellona nel pomeriggio. Domani sera al Camp Nou ci sarà la sfida contro i blaugrana per il ritorno degli ottavi di finale di Champions, dopo che all'andata è terminata sul risultato di 1-1. In vista della gara di domani ecco arrivare le parole dell'allenatore del Napoli, Gennaro Gattuso, in conferenza stampa:

    LA PARTITA - "Sappiamo che per noi sarà molto difficile, sappiamo che tipo di squadra è il Barcellona e le qualità che ha. Dobbiamo fare una grande prova tecnica e tattica e forse non basterà".

    INSIGNE - "Lorenzo ieri ha fatto metà allenamento e oggi si è allenato. Domani vorrò sentire dalla sua bocca che sarà al 100% e solo in quel caso potrà scendere in campo".

    LOZANO - "Non è cambiato nulla, solo che dopo il lockdown ha fatto ciò che gli abbiamo chiesto. Ha qualità diverse rispetto agli altri esterni che abbiamo. Se vogliamo giocare in velocità, in ripartenza è molto bravo. Il problema adesso non è lui, ma come vogliamo sviluppare il gioco".

    CHI È AVVANTAGGIATO - "Abbiamo fatto uno sport totalmente diverso. Bravo il calcio mondiale a far ripartire la macchina, ma questo non è calcio. Ogni tre giorni abbiamo giocato 12 partite, la Coppa Italia. Non so chi abbia avuto maggiori vantaggi tra noi e il Barcellona, sicuramente abbiamo avuto tanto stress. I numeri dicono che siamo migliorati molto nel possesso palla in queste ultime partite e penso che dalla partita d'andata ad oggi abbiamo qualcosa in più".

    GATTUSO DIFENSIVISTA - "Forse si vuole cavalcare l'onda del calciatore che sono stato. Ma se vediamo cosa ho fatto da allenatore tra Milan e Napoli, i numeri dicono altro. Se poi vogliamo scambiare l'organizzazione tattica con il difensivismo, va bene. So che tipo di calcio voglio proporre. Da giocatore ho fatto cose importanti, con caratteristiche diverse da quello che voglio proporre oggi. Difficile togliersi quell'etichetta, ma va bene così".

    IL PUBBLICO - "Il pubblico è il calcio. Senza pubblico non c'è calcio, perché ti fa sentire la partita e tante volte può essere un bene per chi gioca in casa e può creare anche problematiche. Domani avremo un piccolo vantaggio senza tifosi. Perché con i 90 mila del Camp Nou sarebbe stato tutto diverso". 

    BARCELLONA SENZA VITTORIE - "Secondo me questa cosa gli dà più forza. Sono abituati a vincere da tanti anni e so che quando sei abituato a farlo vuoi vincere sempre. Noi dovremo scalare un Everest domani. In questi giorni ho sentito tante barzellette, a partire dagli assenti, perché sono stati recuperati tanti giocatori del Barcellona e non solo: i giovani sono uno spettacolo da vedere".

    FABIÁN RUIZ - "Ha ancora grandi margini di miglioramento. Riesce ad esprimersi con un calcio tecnico, di palleggio e può migliorare ancora. Ci sta dando tanto, è un giovane interessante e ha un grande futuro davanti a sé. Per gente come lui, Zielinski, Elmas, Lozano queste partite sono importanti, sono un vissuto fondamentale per crescere. Quella di domani non deve essere una partita da affrontare con timore, ma bisogna pensare a godersela perché questi giocatori che ho nominato possono farne ancora tante in futuro".

    IMPOSTAZIONE TATTICA - "All'andata li abbiamo colpiti con il palleggio. Loro solitamente hanno sempre palla e non sono a loro agio quando non ce l'hanno. Dobbiamo puntare su questo. Ma noi dovremo ragionare quando avremo e quando non avremo palla. Sembra facile ma non lo è. Se vogliamo avere la presunzione di arrivare al Camp Nou e prenderli alti non va bene, dobbiamo capire quando e come affrontarli".

    EMOZIONI - "Da giocatore ho giocato tante partite del genere. Ora da allenatore è totalmente diverso. Domani parlerò con la squadra, ma poco. Penso che quando si affrontano sfide del genere bisogna ricordarsi l'infanzia, la storia che uno ha scritto da solo. Prima di queste partite c'è la parrocchia, la spiaggia. Ricordarselo ogni tanto non fa male".

    DIFESA A 3 O 4 DEL BARÇA - "Il Barça non è questione di numeri, non è importante se gioca a 3 o 4, ma per come tengono il campo, le rotazioni. In quel modo ci mettono in difficoltà. È una squadra unica al mondo".

    PUIG - "Su Puig mi sono già espresso due anni fa. Non è un giovane, ma un campione. Ha giocate importanti ed è uno spettacolo vederlo giocare. Fa bene a chi vede il calcio. Merito della cantera del Barcellona e non è un caso se escono da anni giocatori del genere".

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