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  • Napoli, Gattuso: 'Io il peggior nemico dei miei giocatori. E' stata dura vedere l'abbraccio dei miei genitori...'
Napoli, Gattuso: 'Io il peggior nemico dei miei giocatori. E' stata dura vedere l'abbraccio dei miei genitori...'

Napoli, Gattuso: 'Io il peggior nemico dei miei giocatori. E' stata dura vedere l'abbraccio dei miei genitori...'

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto l'allenatore del Napoli, Gennaro Gattuso. Queste le sue parole:

COPPA ITALIA - "Con Lazio, Inter e Juve sono state gare difficili. Con la Lazio eravamo in dieci, l'Inter ci ha messo in difficoltà e la finale l'abbiamo appena vista. Siamo migliorati e possiamo crescere".

DOPO LA VITTORIA - "Da giocatore quando vincevo un trofeo pensavo al giorno dopo, a cosa fare per migliorare qualche difetto. Bisogna farsi trovare sempre pronti e avere la testa libera e questo faremo per le prossime partite di campionato".

VERONA - "Affronteremo una squadra che ci metterà in difficoltà, è forte e aggressiva".

COPPA A GATTUSO - "È stato un bel segnale, questa squadra mi ha sempre rispettato. Un giocatore può anche mandarmi a quel paese ma nessuno deve toccare il mio staff".

RAPPORTO - "Con la squadra sono il loro miglior amico e peggior nemico, ma non porto rancore verso chi sbaglia, passa tutto il giorno dopo. Sapevo che fare l'allenatore non sarebbe stato facile, non bastava essere stato un grande calciatore".

QUARTO POSTO - "​Non lo so, l'Atalanta ha una gara da recuperare. Noi dobbiamo recuperare il nostro gioco, certo contano i risultati. Dobbiamo migliorare nella pressione o nel palleggio, dobbiamo tenere bene il campo, l'obiettivo è questo".

BARCELLONA - "​Da parte nostra c'è la consapevolezza di affrontare una squadra più forte, ma ci arriviamo nel miglior modo possibile, con la condizione fisica giusta, anche quella mentale. Non sarà una vacanza, ce l'andremo a giocare, anzi non vogliamo andare in vacanza".

LIPPI - "​È stato un punto di riferimento per come gestiva la squadra, le risorse umane, i giocatori. Mi avvicino molto a come mi ha gestito. Ripeto, è un riferimento, se ho difficoltà penso a come agiva, alle decisioni che prendeva".

DI LORENZO - "​ È un grande atleta, sa coprire bene il campo, ha fatto un percorso che nessuno ha fatto, è molto umile e ha voglia di imparare e può crescere ancora tanto".

IL QUINTO RIGORISTA - "Allan. Meglio non ce ne sia stato bisogno".

LA SORELLA - "​Non si è mai pronti, con mia sorella avevo un rapporto incredibile, ero molto legato, vivevamo vicini, dove ho vissuto per anni. In questi anni ha sofferto tantissimo, penso che la cosa più dura sia stata vedere l'abbraccio di papà e mamma, solo loro sanno cosa si prova lei ora è in cielo. Un giorno ci incontreremo tutti insieme per farci una chiacchierata".

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