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  • Hamsik: personalità solo a parole

    Hamsik: personalità solo a parole

    • Giovanni Scotto
    Marek Hamsik capitano e leader del Napoli, ma soprattutto il giorno dopo. Quando ormai è tardi. Lui vuole essere un capitano di personalità e orgoglioso. Trascinatore del suo Napoli, che richiama la sua squadra all’ordine e dà la scossa. Un rimprovero dopo il pari col Cagliari, anche a se stesso: "Il risultato è molto deludente. Per questa gara lo stadio era pieno e non possiamo lasciare delusi i nostri tifosi. Questo non possiamo permettercelo – ha scritto Hamsik sul suo sito - abbiamo preso gol per nostri errori e se vogliamo puntare alle posizioni di vertice non possiamo perdere punti". Parole da leader, leader vero. Carisma e personalità che su carta (o meglio, su schermo) funzionano alla grande. Ma altrettanto servirebbe in campo.

    PAROLE, PAROLE - Prendere il Napoli per mano, e non solo a parole. Possibilmente si dovrebbe mostrare carattere durante la partita, e non a cose fatte attraverso le parole sul web. Hamsik, il capitano del giorno dopo. Ma la personalità serve durante i novanta minuti. La prestazione contro il Cagliari è stata negativa. Benitez lo ha spostato anche a sinistra per mettere anche lui nella posizione di Insigne, e che doveva essere occupata da Mertens pure lui infortunato. L’esperimento non è andato benissimo.

    ANIMA VAGANTE - Meglio lo slovacco di De Guzman, ma gran parte della gara Hamsik l’ha passata a cercare la miglior posizione. Pochissime le occasioni da rete, e la più importante è stata fallita con una conclusione debole. Non è certo il miglior Hamsik e i tifosi lo sanno. Qualcuno si sta cominciando anche a stufare. Non che al capitano azzurro manchi lo spirito di autocritica, anzi. Però mentre le parole del giorno dopo sul sito sono belle, le sue partite lo sono meno.

    EPPUR NON SEGNA - Benitez non ci gira intorno. Ne fa una questione di gol. "Deve ritrovare il gol e quella fiducia". Come se dipendesse solo da quello. Se la serenità di Hamsik dipende solo dai gol può anche andar bene, ma ciò che lui può fare dovrebbe andare oltre. E il mercato è in agguato: non si registrano segnali, ma se qualcuno tentasse il patron De Laurentiis non è da escludere una clamorosa decisione. Soprattutto se Benitez facesse capire al presidente che ci sono margini per la sua conferma anche nella prossima stagione.
     

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