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  • Hamsik: il 'moribondo' ha stregato Sarri

    Hamsik: il 'moribondo' ha stregato Sarri

    • Giovanni Scotto

    Più chiaro di così: “Per me Hamsik gioca anche se moribondo”. Maurizio Sarri sgombra il campo dagli equivoci. Da chi aveva avuto da ridire sulla prestazione del capitano azzurro contro il Palermo domenica sera. Non ha giocato la sua miglior partita, ma si è fatto sentire a centrocampo. Come al solito, del resto. È anche per questo motivo che l’allenatore del Napoli non ha voluto rinunciare a lui, a costo di mandarlo in campo nonostante un brutto risveglio domenica mattina.
     

    IL “MORIBONDO” - Hamsik ha avuto un attacco influenzale, e per qualche ora la sua presenza è stata in dubbio. Ma lo slovacco ha stretto i denti e ha giocato. È stato lui stesso a confermarlo ieri, quando ha rilasciato al suo sito ufficiale le consuete dichiarazioni post-partita: “Nella notte di sabato ho dormito poco e sono stato poco bene: con il mister (Sarri, ndr) avevamo concordato che sarei partito dall'inizio e avrei giocato fin quando ne sarei stato in grado”. E così ha fatto Hamsik, che è rimasto in campo fino al 26’ del secondo tempo, quando ha dovuto lasciare il posto a David Lopez, perché proprio non ce la faceva più. E poco importa se a Palermo si è vinto con un solo gol. L'importante è aver mantenuto invariata la distanza dalla Juventus capolista. A Sarri, poi, non importa davvero nulla. L’allenatore guarda alle prestazioni, che senza il capitano difficilmente possono essere ai massimi livelli.

     

    SARRI COME MAZZARRI - È un po’ come Mazzarri Sarri: non rinuncia a Marek per nessun motivo, come faceva l’ex allenatore dell’Inter. Presenze, gol, belle partite. In poche parole fiducia. Quella che da parte di Benitez arrivava soltanto a parole: Hamsik di qua, Hamsik di là, ma alla fine il capitano era finito tra i più facili candidati alla panchina. La semifinale contro il Dnipro è stato l’esempio lampante. Una panchina che sancì una bocciatura che ha deteriorato il rendimento di Hamsik. Andatelo a spiegare a Sarri, invece: l’allenatore toscano quello che dice, fa. E se non fosse chiaro lo ribadisce a chiare lettere: “Lo farei giocare anche in rianimazione fin quando siamo 1-0. Non l’ho fatto uscire prima perché avrei cambiato il centrocampo, con nuove caratteristiche. Ho cercato di rendere più imprevedibili i tre davanti con Mertens, sapendo che poi avrei messo anche Lopez”. Non c’è da aggiungere altro, alla faccia di qualcuno che di fronte a queste parole è rimasto interdetto. Da qui in avanti, e probabilmente per molto tempo ancora, Hamsik non avrà un rivale che possa togliergli il posto. De Laurentiis permettendo...

     


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