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  • Insigne in panchina, che coraggio

    Insigne in panchina, che coraggio

    • Giovanni Scotto

    Ci vuole coraggio a tenere Lorenzo Insigne in panchina. E a Walter Mazzarri il coraggio non manca. Scelte precise, nette, fatte ad inizio stagione. Le gerarchie sono queste: davanti c'è Pandev e Cavani, poi tocca a lui. Per molti vedere il talento di Insigne in panchina è un delitto, e la sconfitta di sabato del Napoli contro la Juventus è stato un altro pretesto per chiedere di vedere di più in campo il giovane attaccante ex Pescara.

    Eppure, nonostante le gerarchie ben consolidate, Insigne è il giocatore più utilizzato da Mazzarri dopo i titolari. Ha giocato 431 minuti in questo inizio di stagione. Senza considerare la finale di Supercoppa italiana in Cina (l'unica gara dove non è sceso in campo), Insigne ha partecipato a tutte le altre 10 gare. Solo tre volte titolare, e curiosamente l'unico gol di questa stagione è arrivato nel match in cui ha accumulato meno minuti (14), in occasione della vittoria sul Parma, quando il piccolo bomber firmò il 3-1.

    Eppure, nonostante Mazzarri dimostri di trattare Insigne con rispetto, questi 431 minuti (sono quasi cinque partite giocate per intero, 4,78 per la precisione) per i tifosi non bastano: si chiede di utilizzare Lorenzo titolare anche in campionato. Sui social network si propone un fantasioso 4-2-4, con Hamsik, Cavani, Pandev e Insigne in campo contemporaneamente, ma si chiede anche di avvicendare il macedone col giovane bomber. Intanto l'ora di Insigne è arrivata: giovedì col Dnipro in Europa League l'azzurro sarà di nuovo titolare. Aspettando di vedere cosa succederà domenica col Chievo: si vocifera, infatti, di qualche novità in attacco.

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