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  • Napoli, l'impresa disperata di 'quelli che restano'

    Napoli, l'impresa disperata di 'quelli che restano'

    • Giovanni Scotto

    C'è una piccola “nazionale” nella rosa del Napoli che sgomita per mettersi in mostra in questi giorni di sosta: si lavora a ranghi ridotti a Castelvolturno. Con dodici nazionali in giro per il mondo, Sarri avrà modo di dedicarsi quasi esclusivamente ai calciatori meno impiegati, magari decisivi per il rush finale. È stato lo stesso tecnico, subito dopo la sofferta ma meritata vittoria con il Genoa, a sottolineare l’incidenza della panchina, determinante per battere il grifone.

    CASO MANOLO - Attenzioni rivolte a Manolo Gabbiadini, entrato in corso d’opera, finalmente col piglio giusto: un grandissimo gol solo sfiorato e un assist di classe per la rete del definitivo 3 a 1 realizzata da El Kaddouri. Complimenti meritati e un’investitura per il prossimo futuro che dirà molto sulle possibilità del Napoli di tenere testa alla Juventus fino alla fine. Corsi e ricorsi storici rimandano alla stagione 86-87 quando i gol furtivi di Andrea Carnevale, sovente escluso dall’undici titolare e quasi sempre coinvolto a partita iniziata, si rivelarono preziosi in chiave scudetto. Il sinistro fatato dell’ex attaccante blucerchiato è di nuovo caldo e va in qualche modo sfruttato, nonostante l’ingombrante presenza dell’asso pigliatutto Higuaìn. Non solo Gabbiadini, ovviamente. Sarri conta di ritrovare il miglior Callejon, dopo un periodo di evidente appannamento. Lo spagnolo paga una stagione disputata a 100 all’ora, fatta di grande sostanza e di costante aiuto alla squadra. Ora il calo, fisiologico e nelle attese. Lo spagnolo continua a giocare dal primo minuto ma da circa un mese è protagonista della staffetta con Mertens, con buona pace di Insigne, liberato da un cambio non più scritto.

    GLI ALTRI - Si gioca chance importanti Ivan Strinic, in recupero su Faouzi Ghoulam. Col Genoa, la prestazione offerta dall’algerino non è stata all’altezza delle precedenti e il croato, tenuto sempre in grande considerazione da Sarri ma chiuso dal talento nordafricano, potrebbe provare a compiere il clamoroso sorpasso, almeno per una domenica. Discorso più o meno simile per David Lopez, primo cambio della mediana azzurra. Lo spagnolo sta crescendo col passare delle settimane e si è ormai conquistato la stima dell’allenatore. Resta la fortissima concorrenza, con l’irremovibile Hamsik e con l’Allan ritrovato ma il centrocampista iberico si giocherà le sue carte fino alla fine. E proverà a scrollarsi di dosso l’etichetta di oggetto misterioso Vasco Regini, arrivato a gennaio ma mai in campo con la casacca azzurra. Strade chiuse in difesa, con Albiol e Koulibaly intoccabili, seguiti dall’affidabile Chiriches. Spazi ridotti per il “capitano non giocatore” Christian Maggio, scalzato da Hysaj e oramai ai margini del progetto tecnico.

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