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  • Napoli, la carica di Pavoletti: 'Sogno il Mondiale'. E svela il suo nuovo soprannome

    Napoli, la carica di Pavoletti: 'Sogno il Mondiale'. E svela il suo nuovo soprannome

    E' giunta l'ora di interrompere il digiuno: "Sì, sono sicuro che sia arrivato il momento giusto per segnare il primo gol con il Napoli: non vedo l'ora di esultare e magari di sentire tutto il San Paolo urlare il mio nome. Sarebbe fantastico". Leonardo Pavoletti ha le idee chiarissime e non nasconde emozioni e sensazioni ai microfoni di Kiss Kiss Napoli. "Stare qui è una cosa meravigliosa, non potevo trovare un gruppo migliore. E va bene che sono arrivato in una squadra collaudata e che i primi mesi non sono facili in assoluto, però le cose vanno sempre meglio: lavorare con Sarri è una fortuna, mi farà migliorare. Anche lui ha influito moltissimo sulla sua scelta". Consequenziale, invece, quella del popolo azzurro: "Non mi chiamo più Pavoloso: ora sono Pavole'!". 

    LA CHAMPIONS - Il discorso cade sulla Champions, competizione che lui non ha ancora assaporato (con il Real era in tribuna all'andata e al ritorno): "Il nostro obiettivo è giocarla ancora: tutta la città merita la Champions, ma ora pensiamo all'Empoli: sembrerà banale, ma per raggiungere la Roma e lottare fino alla fine per il secondo posto bisogna continuare a vincere". Il pensiero vola anche alla doppia sfida con la Juve: "Non vedo l'ora di incontrarla al San Paolo, in campionato e in Coppa Italia: vogliamo la finale".   

    PERIN E IL MONDIALE - Dopo la partita con il Crotone è venuto a trovarlo a Napoli l'ex collega genoano e amico, Mattia Perin, infortunato ma nel mirino del club azzurro per l'estate: "Sta lavorando per recuperare in fretta: è motivato e carico. Tornerà la prossima stagione". E magari insieme potranno coltivare un altro sogno: "Il Mondiale: sta a me dimostrare di meritare la convocazione in Nazionale. Tutto passa per il campo". Finale dedicato alla città: "Napoli è meravigliosa, ogni giorno ti svegli con una voglia di vivere che ti invade soltanto qui. I napoletani sono fortunati e hanno un cuore enorme". Anche un altro livornese la pensa come lui: Cristiano Lucarelli. "Quando sono stato contattato, Cristiano m'ha detto subito di accettare. Da buon amico mi ha detto: non pensarci neanche, vai e basta". 

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