Se comincia a girare lui allora il Napoli aumenta il ritmo e trova più velocemente il gol. Marek Hamsik è uno dei punti di riferimento del gruppo di Sarri e quando non riesce a dare il massimo si rallenta tutto. Domenica pomeriggio contro il Genoa il primo tempo ha visto un capitano un po’ sotto tono. Non riusciva a fare la differenza in fase di impostazione. Ogni tentativo veniva fermato dal muro del centrocampo rossoblu. Ha provato anche a segnare di piatto destro ma Perin gli ha detto di no.

Poi ha avuto sulla testa un pallone da regalare ad Higuaìn ma l’ha appoggiato tra le braccia del portiere. Dopo il riposo, però, è entrato in campo con un piglio diverso. Ha cominciato a macinare gioco e i frutti si sono visti. Suo il pallone per Higuaìn in occasione del secondo gol. Ha cercato di insistere palla al piede per superare la linea comandata dall’amico Dzemaili. Al triplice fischio finale che ha decretato il 3-1 per il Napoli ha esultato assieme a tutti gli altri compagni. Si è rimasti attaccati al treno Juve nella corsa allo scudetto. Si sperava in qualcosa in più del Toro ma i granata sono stati penalizzati dall’arbitro Rizzoli.