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  • Napoli, la squadra ha abbandonato Ancelotti. Ma De Laurentiis prende tempo, ecco perché

    Napoli, la squadra ha abbandonato Ancelotti. Ma De Laurentiis prende tempo, ecco perché

    • Andrea Distaso
    Il “brodino” di San Siro non è servito a nulla e a nessuno in casa Napoli. La classifica è sempre più preoccupante, la zona Champions League è distante 5 punti, ma a inquietare maggiormente Carlo Ancelotti è la passività mostrata dalla squadra contro il Milan sabato sera. Chi si attendeva una scossa, una reazione d'orgoglio anche nei confronti di una società che è scesa ufficialmente in campo contro l'ammutinamento del 5 novembre scorso, è rimasto deluso. Su tutti, un allenatore ormai alla deriva e abbandonato al suo destino. Già scritto.

    ANCELOTTI E' SOLO - A Napoli nessuno crede più all'ipotesi che il tecnico emiliano rispetterà il contratto firmato fino a giugno 2021, mentre aumentano col passare delle settimane i consensi del partito di chi vede possibilità tutt'altro che remote che Ancelotti possa essere allontanato da De Laurentiis più o meno a stretto giro di posta, se dal campo non arriverà una svolta. La sfida di Anfield contro il Liverpool sarà già un bel banco di prova, una sconfitta pesante potrebbe avere ripercussioni pesanti sul morale oltre che complicare un discorso qualificazione che sarebbe rimandato all'ultimo match del girone contro il Genk. Secondo quanto risulta a calciomercato.com, l'orientamento del presidente del Napoli sarebbe però di non cambiare nell'immediato la guida tecnica, per una questione economica (Ancelotti guadagna 6 milioni netti a stagione e ha uno staff piuttosto nutrito) e per la valutazione che è stata fatta finora delle alternative sul mercato.

    SI DECIDE A NATALE - De Laurentiis non è tipo da rivoluzioni a stagione in corso e non vorrebbe accollarsi il peso di un cambio così drastico, considerando anche quanto sia compromesso il rapporto con buonissima parte della rosa. Congedare Ancelotti potrebbe essere interpretato come un segnale di resa, al contrario la sua strenua difesa e la rinnovata fiducia anche per quanto concerne la gestione disciplinare del gruppo vanno nella direzione di provare tutto il possibile per responsabilizzare i calciatori. E' altrettanto evidente che, qualora da qui alla sosta di Natale il Napoli mettesse in fila una serie di risultati negativi, perdendo ulteriore terreno dal quarto posto in campionato e compromettesse il suo cammino in Europa, la posizione dell'allenatore tornerebbe pesantemente in discussione. Rendendo inevitabile l'esonero.

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