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Napoli, Lavezzi torna:|Ma perde l'Argentina

Napoli, Lavezzi torna:|Ma perde l'Argentina

Si allena, stasera gioca. Il piede non fa più male, va molto meglio rispetto alla scorsa settimana. Sicuramente fa più male la mancata convocazione di Sabella con la Seleccion per il debutto nelle qualificazioni del Mondiali in Brasile 2014.

L’Argentina affronterà il Cile il 7 ottobre a Buenos Aires e l’11 farà visita al Venezuela a Puerto La Cruz. Nel gruppo c’è Palacio del Genoa e c’è il compagno di squadra Fernandez, tra i convocati anche l’ex azzurro Sosa, ora al Metalist. Ma il Pocho non c’è. Su Twitter prova a non drammatizzare e fa gli auguri a Fernandez. «Vai Flaco, congratulazioni e divertiti». Gioia esternata dallo stesso Fernandez su Twitter. «Sono molto felice per la convocazione». In casa azzurra convocati anche Cavani e Gargano con l’Uruguay per i due match di qualificazione contro Bolivia e Paraguay.


Dopo la Coppa America niente più Seleccion per Lavezzi. Batista lo teneva in considerazione e lo schierò titolare nelle prime due partite. Lavezzi fallì insieme a tutta l’Argentina e il nuovo selezionatore Sabella non lo ha tenuto più presente. C’è tempo per recuperare ma al momento è stato superato da Palacio che vive un momento magico: ha segnato una doppietta al Catania ed è in testa alla classifica, torna nella Seleccion dopo tre anni, ultima apparizione in una sfida del 2008 contro il Brasile.

Lavezzi proverà a tramutare la delusione per la mancata convocazione di Sabella in energia positiva stasera contro la Fiorentina. Mazzarri lo ha tenuto a riposo contro il Chievo Verona dopo che il Pocho strinse i denti giocando in condizioni non ottimali contro il Milan. Lavezzi è fondamentale nel Napoli, l’unico per caratteristiche veramente in grado di scardinare le difese avversarie: capace di saltare l’uomo, crea la superiorità numerica e spazi per il Matador Cavani.

Essenziale fuori casa perché ti dà profondità e al San Paolo perché va via in dribbling e si traveste spesso da uomo assist. A Fuorigrotta insegue il gol ormai da un anno, l’ultimo lo realizzò al Milan a fine ottobre 2010, da allora sono passati 1147 minuti di campionato. I tempi sono maturi, Lavezzi ci proverà, quest’anno ha segnato all’esordio a Cesena.

La Fiorentina è una delle sue «vittime preferite», tre reti ai viola, tutte al San Paolo: un gol nella sfida persa 3-1 nel 2010 e una doppietta nel 2008. Il Pocho sogna una notte magica, un bell’antipasto in vista della Champions con il Villarreal e dell’Inter al «Meazza». Inter che l’ha seguito in estate per stessa ammissione dell’ex tecnico Gasperini in un’intervista rilasciata al Secolo XIX. Tre partite di grande importanza, quelle che piacciono al Pocho, tra i migliori nel primo tempo di Manchester, gara in cui fu costretto ad uscire per infortunio.

Si ricompone il tridente delle meraviglie, quello con il Pocho Lavezzi che parte a sinistra e si sposta sulla destra. L’argentino che non dà punti di riferimento ai difensori e che esalta le qualità del Matador. Con lui in campo vola il Napoli e vola Cavani. Tenne tutti in ansia prima del Milan, poi giocò regolarmente dando una grande disponibilità. Ha saltato Verona e ora è pronto a una grande partita. Il Lavezzi vuole segnare e sognare con il suo Napoli. Stasera il rilancio in campionato e poi la notte di Champions.


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