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  • Napoli, Lavezzi:| 'Troppi dubbi davanti la porta'

    Napoli, Lavezzi:| 'Troppi dubbi davanti la porta'

     

    Ezequiel Ivan Lavezzi, alla vigilia della gara del Camp Nou contro il Barcellona valida per l'edizione 2011 del Trofeo Gamper, ha raccontato le sue emozioni ed il suo futuro alla Gazzetta dello Sport.

    C'è il rischio di una goleada secondo lei?

    "No, perché? Io sono fiducioso, non sfigureremo e, magari, un gol riuscirò pure a farlo".

    E' la prima volta che si ritrova Messi da avversario?

    "Si, non ricordo altri momenti del genere. Noi due ci conosciamo da piccoli, sin dai tempi del Sudamericano Under 20. Siamo della stessa città e tra di noi c'è sempre stato un bel rapporto. Anzi, ottimo".

    E' più probabile che venga Messi a Napoli o che vada lei a Barcellona?

    "Non credo in nessuna delle due ipotesi. Leo farà tutta la carriera al Barcellona. In un'altra squadra non riesco proprio ad immaginarlo".

    Avete mai parlato di Napoli durante i vostri incontri?

    "Si, tante volte. Lui vorrebbe conoscere la città. E non è escluso che quanto prima verrà".

    Lei è compagno in Nazionale di Messi ed ha avuto Diego Maradona come commissario tecnico: è ipotizzabile un paragone tra i due?

    "Sono diversi. Di sicuro Diego ha un'altra personalità. Il calcio adesso è diverso, difficile fare paragoni. Maradona però ha fatto cose uniche con squadre che erano inferiori al Barcellona di oggi. Diego è stato unico e lo sarà sempre, Messi è un altro giocatore e non c'è da far paragoni. Sono due fenomeni di epoche diverse. Leo, però, può ancora migliorare".

    Ventisettemila tifosi hanno invaso il San Paolo per assistere al vostro allenamento e lei è stato il giocatore più applaudito: come spiega tutto questo amore da parte dei napoletani? Eppure qui ci sono pure Cavani, Hamsik...

    "Forse, la gente mi ama perché sono argentino e qui ha giocato Diego. Io sono contento e grato ai tifosi, spero di ripagarli in campo del loro affetto. I napoletani s'identificano in me, più di quanto accade con il popolo argentino quando sono in Nazionale".

    Tra una settimana sarà campionato: che cosa si aspetta?

    "Sarà una competizione esaltante, tante squadre si sono rinforzate. Noi abbiamo la fortuna di avere un gruppo consolidato, questo è molto importante. Dobbiamo partire con il piede giusto, potrebbe essere la chiave di volta per la stagione. Tecnicamente siamo cresciuti, sono arrivati giocatori forti che adesso si stanno inserendo in gruppo".

    La sua favorita per lo scudetto?

    "Sono quattro o cinque le squadre che se lo contenderanno, una è sicuramente il Napoli. La Lazio può essere la sorpresa, poi ci sono le milanesi, la Juve si è rinforzata molto e la Roma lotterà fino alla fine. Sul piano personale, devo avere maggiore fiducia nelle mie doti. Quando arrivo davanti alla porta ho troppi dubbi".

    Al di là del talento, di lei si apprezza anche l'attività extra calcistica a favore dei bambini poveri: a che punto è la sua fondazione?

    "Stiamo cercando di raccogliere fondi qui, in Italia, ma dovremo aprire un conto corrente per le donazioni. In pratica, vorrei imitare la fondazione Pupi di Zanetti con la mia Ansur. Non dimentico mai i disagi della mia fanciullezza".

    Fonte: Gazzetta dello Sport

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