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  • Napoli, le pagelle di CM: Insigne disegna calcio, Milik da applausi

    Napoli, le pagelle di CM: Insigne disegna calcio, Milik da applausi


    Reina 6.5: primo tempo con un paio di interventi positivi, non cambia il canovaccio nella ripresa

    Hysaj 6.5: gara che conferma la solidità raggiunta in questa stagione. Il Crotone lo testa poco in fase difensiva, ma il tempismo è di alto profilo

    Albiol 6: non perfetto in alcune circostanze, alza il rendimento alla distanza

    Koulibaly 6: qualche svarione in più del solito, anche se il Crotone nella prima frazione mai prova a metterlo in difficoltà

    Mario Rui 6.5: il pendolo perfetto sulla sinistra per costruire la manovra con decine di sovrapposizioni. I Mondiali sono un premio meritato

    Allan 6.5: al 20 maggio corre come se si fosse al 20 di settembre, recupera una quantità industriale di palloni, senza disdegnare l'inserimento. Corre anche quando deve uscire dal campo (dal 77' Rog sv)

    Jorginho 6.5: prova anche qualche conclusione dalla lunga distanza oltre alla solita mole impressionante di gioco prodotta

    Zielinski 6.5: timing, palleggio e tiro. Forse, non è ancora diventato il calciatore perfetto per il calcio di Sarri ma è sicuramente l'interno sul quale scommettere per il futuro del Napoli

    Callejon 6.5: va in doppia cifra anche in un finale di stagione non esaltante, firmando il raddoppio. Poi, il solito lavoro importante nelle due fasi

    Milik 7: ha cambiato l'inerzia della fase offensiva del Napoli da quando è rientrato in pianta stabile. Anche oggi apre le marcature per poi completare una gara di altissimo profilo (al 67' Mertens 6: entra con un'ottima gamba alla ricerca del gol che potrebbe, forse, anche avere il sapore dell'addio)

    Insigne 7: pennella calcio. Non solo i due assist ma una serie infinita di giocate a dimostrazione che il futuro del Napoli e della Nazionale passa dai suoi piedi (dal 75' Hamsik 6: le sirene cinesi potrebbero essere così forti da strapparlo al San Paolo dopo 501 infinite presenze. Sarri gli regala gli ultimi minuti per un lungo applauso)

    All. Sarri 7: non vincere uno scudetto con 91 è un qualcosa che stride con il senso del giusto. Anche oggi una performance della sua squadra che concilia con il gusto del calcio bello e vincente. La domanda non può che essere unica: sarà così anche la prossima stagione per abbattere la muraglia bianconera

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