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  • Napoli, Luis Enrique non decolla: per il dopo Spalletti c'è anche Conceiçao

    Napoli, Luis Enrique non decolla: per il dopo Spalletti c'è anche Conceiçao

    • Giovanni Annunziata
    La separazione tra De Laurentiis e Luciano Spalletti è ormai cosa fatta. Si attendeva che la società facesse il primo passo pubblicamente e così è stato, il presidente ha annunciato che l'ormai ex allenatore del Napoli ha chiesto di fermarsi, ha voluto prendersi un anno sabbatico. Conferme che arrivano dallo stesso tecnico di Certaldo: "A volte per amore ci si lascia. Ho bisogno di riposarmi, mi sento stanco. Ho chiesto io di stare fermo e starò fermo un anno. Non allenerò il Napoli o altre squadre. Nulla può farmi cambiare idea". 

    SU LUIS ENRIQUE - Da qualche settimana è iniziata la ricerca del successore di Spalletti. De Laurentiis si guarda attentamente attorno e il nome in cima alla lista è quello di Luis Enrique, un profilo di livello internazionale, con un gioco di quelli che farebbero divertire il Maradona e che con il Barcellona ha già vinto la Champions (nuovo obiettivo prefissato dal presidente). Più di qualche telefonata è stata fatta per convincere l'ex ct della Spagna a sedersi sulla panchina del Napoli.

    I DUBBI DI LUIS - L'aspetto positivo potrebbe essere che da qualche mese Luis Enrique è senza squadra, quindi non bisognerebbe attendere neanche troppo. Se non fosse per i dubbi che nutre l'allenatore. Tra i motivi di questa trattativa che stenta a decollare c'è quella delle ambizioni, con la presenza del PSG che chiaramente stuzzicherebbe. Sullo sfondo anche l'ipotesi che lo stesso Luis Enrique possa allenare la Nazionale brasiliana. Dalla sua De Laurentiis è pronto a garantire la permanenza di pezzi grossi come Osimhen e Kvaratskhelia.  Per quanto riguarda l'aspetto economico potrebbe aiutare il Decreto Crescita in questa situazione ma lo spagnolo prende tempo. 

    C'È CONCEIÇAO - Luis Enrique riflette su quella che sarà una decisione importante per tutti. Non dovesse andare in porto, sono due i nomi che resistono sul taccuino di De Laurentiis. E vengono dalla Serie A, ovvero Vincenzo Italiano e Thiago Motta. Per il primo bisognerà attendere ancora una decina di giorni, perché la Fiorentina ha la finale di Conference League ancora da giocare. Dopodiché l'ok da parte di Commisso, onde evitare scontri con il presidente della Viola. C'è poi un vecchio pallino di De Laurentiis, Sergio Conceiçao del Porto, seguito già due stagioni fa, prima che arrivasse proprio Luciano Spalletti. Quest'ultimo potrebbe scavalcare tutti in fretta, perché sembrerebbe stuzzicato dall'idea di allenare il Napoli campione d'Italia e De Laurentiis al momento torna forte su di lui. Allenatore cercasi, dunque. E non c'è neanche troppo tempo perché bisognerà programmare la nuova stagione tra mercato e obiettivi facendosi trovare pronti per il ritiro di Dimaro che inizierà il prossimo 14 luglio. Le prossime due settimane saranno decisive, entro quindici giorni si scoprirà il nuovo allenatore del Napoli.

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