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  • Napoli-Milan, il botta e risposta di CM

    Napoli-Milan, il botta e risposta di CM

    • Giovanni Scotto e Federico Albrizio
    Corsa scudetto e lotta per il terzo posto: Napoli-Milan (fischio d'inizio h 21) è molto più di una semplice partita affascinante e ricca di storia, è l'occasione per le due squadre di fare un passo avanti importante verso i propri obiettivi stagionali. Come arrivano le due formazioni alla sfida del San Paolo? Ce lo raccontano Giovanni Scotto e Federico Albrizio, rispettivamente inviati di Calciomercato.com per Napoli e Milan, in questo botta e risposta.

    STATO DI FORMA

    Scotto: A differenza della partita contro la Juve, il Napoli arriva alla sfida col Milan con qualche incertezza. Le due sconfitte consecutive non hanno condannato gli azzurri, che hanno offerto prestazioni tutto sommato positive, ma è mancata brillantezza soprattutto in fase di costruzione di gioco e in attacco. La partita di Europa League fa meno testo perché Sarri ha fatto turnover (fuori Higuain) ma il Napoli che stasera affronterà il Milan deve dare risposte convincenti ed immediate. 

    Albrizio: Il Milan arriva in un buon momento al San Paolo. Al di là dell'influenza di Romagnoli la squadra fisicamente sta benissimo: i pesanti carichi di lavoro imposti in estate da Mihajlovic stanno dando i loro frutti e la squadra non dà mai l'impressione di subire l'avversario sotto questo punto di vista. Il 4-4-2 poi ha dato solidità e certezze: la squadra è più coperta e ordinata dietro, riesce anche ad esprimersi meglio in attacco con Niang e Bacca liberi di svariare. La lunga rincorsa verso il terzo posto e soprattutto i punti recuperati all'Inter, concittadina e per questo rivale più odiata (sportivamente parlando), danno grande entusiasmo a tutto l'ambiente: neanche le dichiarazioni al vetriolo del presidente Berlusconi su Mihajlovic disturbano il gruppo, concentratissimo, e i tifosi sempre vicini alla squadra. Il Napoli invece viene da due sconfitte che potrebbero intaccare qualche certezza, anche se il passo falso della Juventus dà la possibilità di spazzare via subito le nuvole e riportare il sereno nel capoluogo campano.

    SARRI CONTRO MIHAJLOVIC

    Scotto: Prima di Sarri sembrava Mihajlovic il prescelto per sostituire Benitez. Addirittura il suo arrivo a Napoli era dato per certo. Poi qualcosa è successo, De Laurentiis non lo ha più chiamato per chiudere il discorso e Sinisa è rimasto un po' infastidito. Ad oggi non c'è motivo di rimpiangerlo, anche se il suo carisma e la sua grinta hanno intrigato i tifosi e lo stesso presidente azzurro. Però Mihajlovic sembra sempre infastidito quando parla di questo suo approccio col Napoli, forse deluso dal mancato ingaggio. Sembra quindi voglioso di rivalsa: sfiderà Sarri contro il quale (senza offesa) ha tanto da imparare dal punto di vista del bel gioco e di un calcio propositivo. Mihajlovic mi ricorda più Trapattoni, concreto, pragmatico e attento a coprirsi. Sicuramente un allenatore di gran carattere. Sarri è una filosofia opposta, col suo bel gioco e un calcio brillante. Sarà una sfida tra pragmatismo e voglia di giocare a calcio.  

    Albrizio: Il dettaglio più particolare è che questo confronto poteva svolgersi a parti invertite, ma ormai il passato è passato ed è tempo di pensare al presente. Mihajlovic no aveva una storia con il Milan, ma ora ha conquistato gran parte del tifo con la costanza e la professionalità nel lavoro, unite a risultati che ora premiano tutte le sue scommesse. Tutto rose e fiori? No, perché il più scettico è proprio quello che dovrebbe essere il primo sponsor: il presidente Berlusconi non riesce proprio a convincersi del serbo, magari un risultato positivo al San Paolo potrebbe fargli cambiare idea. Su Sarri poco da dire, i numeri della stagione parlano per lui: a Napoli ringraziano Mihajlovic di non aver accettato l'azzurro e si tengono ben stretto l'ex Empoli.

    IL DUELLO

    Scotto: Bacca-Higuain, naturalmente. Un diello che "si sono chiamati" da soli. Bacca ha provocato con ironia il Pipita, ma non ha detto una castroneria. Quest'anno il Pipita vive uno stato di grazia senza precedenti, ma Bacca è probabilmente subito dietro di lui. Due attaccanti fortissimi e di livello mondiale, che si sfideranno anche nella prossima Coppa America. Sulla carta è ovviamente favorito il padrone di casa, ma attenzione al colombiano. Anche perché Reina nelle ultime due uscite non è sembrato impeccabile. 

    Albrizio: Napoli-Milan non è solo la sfida nella sfida tra due bomber di razza come Higuain e Bacca, anche se i riflettori saranno tutti su di loro. Credo che un aspetto importantissimo nel match sarà il duello tra gli esterni delle due squadre: Bonaventura e Honda da una parte, Callejon e Insigne dall'altra dovranno sia incidere davanti che aiutare i terzini dietro, proprio questo scontro sulle fasce può decidere le sorti della partita.

    LO SPAURACCHIO

    Scotto: Onestamente non credo ci sia un giocatore in particolare che il Napoli teme. Il Milan non ha grandi solisti ma solidità complessiva. Forse un pericolo può essere proprio il vituperato Honda che muovendosi tra centrocampo e attacco può creare insidie. Gli azzurri di solito soffrono i trequartisti. Ma in realtà il vero spauracchio è il Napoli stesso: si spera che non ci sia pressione negativa dopo il pareggio della Juve e che la squadra scenda in campo con la testa sgombra da ansie e paure di fallire la vittoria.

    Albrizio: Facile temere Higuain specie se il capocannoniere della Serie A non ha segnato nella gara di andata, ma attenzione Insigne che invece nello 0-4 di San Siro ci ha messo lo zampino, per ben due volte: il suo lavoro tra le linee e la sua abilità nell'uno contro uno possono essere letali. Il Napoli ora teme un po' di più Bacca e Niang: i due hanno preso gusto a fare gol, spesso anche insieme nella stessa partita.

    LA SORPRESA

    Scotto: In un Napoli che gioca sempre con lo stesso modulo e formazione non mi aspetto sorprese. Ormai gli undici titolari sono conosciuti da tutti. La sopresa sarebbe... sorprendersi di qualche prestazione negativa. Ecco che allora aspettiamo un Reina impeccabile (sui gol di Zaza e Suarez non perfetto secondo me) e di un Koulibaly attento fino all'ultimo minuto. Il francese ultimamente perde concentrazione nelle ultime fasi di gara, sbagliando pericolosamente. Ecco, la sorpresa sarebbe vedere una prova impeccabile da parte di tutti gli azzurri e in particolare Reina e Koulibaly. 

    Albrizio: La sorpresa è come Mihajlovic sia riuscito a rivitalizzare giocatori che sembravano in inesorabile declino e ora sono veri e propri trascinatori per il Milan: Honda è l'esempio più eclatante, anche a inizio stagione fuori dagli schemi si è adattato perfettamente alle richieste del tecnico per l'out destro ed è riuscito a riconquistare anche i tifosi; un altro è Alex, che ha anche il grande merito di aver aiutato Romagnoli a crescere da inizio anno. Nel Napoli mi ha sorpreso Jorginho, che dal suo arrivo dal Verona sembrava in fase di involuzione soprattuto con Benitez, ora invece con Sarri è il fulcro del gioco e ha un rendimento altissimo.

    IL PUNTO DEBOLE

    Scotto: Una squadra che perde due partite di fila ha sicuramente punti deboli. Un rischio di confusione mentale senza dubbio, ma nel concreto qualche problema in fase di costruzione. Jorginho deve giocare in modo più autoritario ed efficace, Insigne deve essere meno egoista. La difesa, pur subendo solo due gol nelle ultime due partite ha dato qualche segnale di deconcentrazione. Sono questi gli aspetti più a rischio nel Napoli di oggi.

    Albrizio: La squadra ora ha un'identità, ha fiducia nei propri mezzi e quella rabbia necessaria per aggredire l'avversario. Rimane ancora qualche calo di concentrazione nel corso dei novanta minuti ma il vero problema è che Mihajlovic ha solo undici giocatori a cui affidarsi pienamente, mancano i cambi: con Bertolacci e Balotelli fuori fase, Boateng e Menez fuori forma il tecnico serbo fatica a trovare soluzioni quando è necessaria una svolta a partita in corso. Problema questo emerso con prepotenza in diverse occasioni, ultimo il pareggio casalingo con l'Udinese. Il Napoli non ha molti punti deboli, ha fortificato tutti i reparti ma concede ancora qualche spazio di troppo dietro soprattutto quando si attacca la profondità alle spalle di Albiol, meno esplosivo fisicamente di Koulibaly.

    LA PROBABILE FORMAZIONE

    Scotto: Nulla da dire: solito 4-3-3 e solito undici. Reina tra i pali, difesa a quattro con Hysaj terzino destro, coppia di centrali formata da Albiol e Koulibaly, Ghoulam a sinistra. Terzetto di centrocampo con Allan a destra, Jorginho al centro in regia e Hamsik a sinistra. In avanti tridente con Callejon a destra, Higuain attaccante centrale e Insigne sulla sinistra. 

    Albrizio: Si va indubbiamente avanti con il 4-4-2 e anche gran parte della formazione è fatta. C'è solo il dubbio Zapata-Romagnoli, ma il classe '95 non è al meglio e potrebbe saltare il match proprio come all'andata: Donnarumma; Abate, Alex, Zapata, Antonelli; Honda, Kucka, Montolivo, Bonaventura; Niang, Bacca.

    Twitter: @scottotweet e @Albri_Fede90

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