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  • Napoli, Pezzella il tifoso e quei dribbling a Higuain e Insigne

    Napoli, Pezzella il tifoso e quei dribbling a Higuain e Insigne

    • G.S.

    Il cuore batteva forte, l’emozione a mille. Ma una volta che l’arbitro Rocchi di Firenze ha fischiato l’inizio di Palermo-Napoli, Giuseppe Pezzella si è lasciato tutto alle spalle e ha fatto una signora partita. L’esterno sinistro dei rosanero, classe ’97, ha affrontato la sua squadra del cuore visto che è nato in riva al Golfo. Come molti giovani forti ha dovuto espatriare per entrare nel grande calcio. Cresciuto nelle giovanili del Monteruscello, non è mai riuscito ad entrare nell’orbita del club di De Laurentiis. A quel punto dalla zona flegrea è andato via per andarsi a fare le ossa in Sicilia con la maglia rosanero. Il suo esordio c’è stato contro l’Atalanta. Una volta rotto il ghiaccio, è diventato un elemento importante per Iachini e anche Novellino lo ha subito schierato. L’azzurro ce l’ha sulla pelle Giuseppe Pezzella. Non a caso ha tatuato sotto al braccio sinistro la data di nascita del club partenopeo: 1926. Impossibile nascondere questa passione, una volta che ti prende non ne puoi più fare a meno. A volte, però, il destino decide di farti diventare avversario del Napoli. È accaduto per molti calciatori napoletani che molto spesso hanno anche segnato senza esultare. Pezzella non è un bomber ma un terzino sinistro di diciannove anni che ha il futuro assicurato.

    È nella lente di ingrandimento di molte società e Zamparini spera di poterlo vendere in futuro ad un prezzo molto alto così come è successo con Cavani o Dybala. A curare gli interessi di Pezzella è il manager Beppe Galli. Che da giovanissimo l’ha portato lontano per fargli avere un po’ di fortuna calcistica. Come detto, il Napoli non ha mai avuto l’opportunità di monitorarlo e se lo è ritrovato di fronte da avversario. Domenica due dribbling uno dietro l'altro. Uno su Insigne e l'altro su Higuain: niente male per lui, che racconterà questa prodezza ai suoi figli. Proprio per questo motivo ci dovrebbe essere un lavoro più ampio per osservare e bloccare calciatori bravi da poter far crescere con la maglia azzurra e non con la casacca di formazioni avversarie. È stata una partita particolare per Pezzella. Di fronte giocatori che ama perché difendono i colori della sua città ma non ha fatto sconti a nessuno. Anzi, ha fatto dribbling...

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