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  • Sarri-Napoli, rinnovo più vicino: il punto
Sarri-Napoli, rinnovo più vicino: il punto

Sarri-Napoli, rinnovo più vicino: il punto

  • Giovanni Scotto

“Il mio futuro? Ne parliamo dopo la partita con il Frosinone”, aveva risposto così Maurizio Sarri nel post gara di due domeniche fa in casa del Torino. Il rinnovo del contratto del tecnico azzurro è stato un tormentone visto che in tanti si aspettavano che De Laurentiis lo confermasse ufficialmente a Natale o al massimo a gennaio. Poi il tempo è cominciato a passare velocemente ma l’incontro non c’è mai stato.

NESSUN DUBBIO - Il presidente, però, ha sempre detto che non ci sarebbero stati problemi. Che sarebbe stata solo una formalità avendo lui il diritto unilaterale di decidere. Intanto Sarri andava avanti per la sua strada cercando di portare il Napoli quanto più in alto e possibile. Quando a giugno scorso incontrò De Laurentiis, per forza di cose, doveva accettare alcune condizioni e uno stipendio basso per certi standard dei suoi colleghi ma alto per ciò che aveva guadagnato in passato. In corso d’opera Sarri non solo ha fatto esprimere al massimo la sua squadra ma ha rivalutato tantissimi calciatori che con Benitez erano alla frutta. Dunque, ha fatto un lavoro per la società incredibile poiché attualmente alcuni elementi valgono il doppio e anche il triplo. Adesso che la partita con il Frosinone è stata giocata e che la Champions è stata messa in cassaforte, le due parti si dovranno incontrare. Certo è che Sarri potrà sedersi al tavolo con uno spirito diverso rispetto all’anno scorso.

MILAN, RASSEGNATI - Conoscendo De Laurentiis non ci saranno problemi. È sempre stato fedele ai suoi allenatori offrendogli delle fortune (vedi Mazzarri e Benitez). Il tecnico toscano oggi merita un biennale con uno stipendio raddoppiato se non triplicato. Richieste che il presidente dovrebbe esaudire: ingaggio che toccherà i 2 milioni di euro, da capire se con o senza bonus. Da decidere anche il mantenimento di questa clausola annuale. Non ci sono possibilità di perdere Sarri, ma si dovesse rompere qualcosa, ci sarebbero almeno quattro squadre che farebbero a gara per accaparrarsi l'allenatore. Tuttavia l'ex Empoli non si perderebbe la possibilità di esordire in Champions League neanche sotto tortura. Quindi il Milan, ad esempio, se ne farà una ragione: il primo contatto era stato con lui, poi arrivò l'alt di Berlusconi, che non gradiva lo stile un po' rustico del personaggio. A quel punto si fece avanti De Laurentiis che dopo una lunga settimana gli fece firmare il contratto di un anno con cinque opzioni. Un contratto che verrà rinnovato a breve: incontro previsto già oggi.

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