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  • Napoli, Spalletti: 'Io ho parlato di scudetto, festeggeremo per la Champions! Dispiace per la contestazione, ritiro da terzi assurdo'

    Napoli, Spalletti: 'Io ho parlato di scudetto, festeggeremo per la Champions! Dispiace per la contestazione, ritiro da terzi assurdo'

    Vittoria roboante per il Napoli che supera con un netto 6-1 il Sassuolo allo Stadio Maradona. Al termine del match l'allenatore azzurro, Luciano Spalletti, ha parlato ai microfoni di DAZN:

    IL SENTIMENTO DEL MOMENTO - "Deve prevalere il lavoro di tutto l'anno della squadra. Avere quasi la certezza matematica della qualificazione in Champions League non è una cosa facile da raggiungere. Chiaro che c'è un po' di dispiacere per come sono andate alcune partite, ma sono state sostituite da grandi vittorie su campi importanti in momenti difficili. Vanno a riparare partite in cui siamo stati al di sotto o non abbiamo portato a casa risultati che dovevamo. Sono stato io a parlare di scudetto per tentare di alzare il livello di determinazione per andare poi oltre l'ostacolo. Giocare una partita importante come oggi in un clima di contestazione mi dispiace per i calciatori, per quello che hanno fatto vedere durante l'anno. Questo non è un campionato più facile degli altri, ma proprio l'opposto. Ci sono squadre della bassa classifica che lottano e sono determinate, che hanno una qualità e un modo di stare in campo diverso rispetto agli scorsi anni. Per questo hanno avuto problemi squadre come l'Atalanta. Ora sembra quasi un successo per squadre come Lazio, Atalanta e Roma, mentre il Napoli in una situazione di insufficienza. Non è così".

    LIVELLO DI CHI È DAVANTI - "Mertens dice che Inter e Milan non sono più forti? È un discorso che in determinati momenti abbiamo fatto vedere, in altri il campo ha detto che probabilmente erano più forti di noi. Altrimenti è bene che dica (Mertens, ndr) chi è stato insufficiente, deve dare la colpa a qualcuno poi. Secondo me la squadra ha giocato un grandissimo campionato. Veniamo da due anni senza Champions, dei momenti alti e dei momenti bassi. Però essere nelle condizioni di raggiungere la Champions a tre domeniche dalla fine, dopo aver lasciato dei risultati come quello di Empoli (lì abbiamo delle responsabilità) e non dare il giusto merito per quanto fatto è sintomo di una pressione che si vuole mettere a questa squadra. Un po' anche ad arte per diminuire la pressione delle altre squadre. Manca ancora la matematica ma se raggiungeremo questo risultato lo festeggeremo molto".

    RITIRO - "Terzi in classifica, parlare di ritiro è una cosa assurda".

    RISPOSTE - "Dubbi su di me? Lo dice chi non ha idee e di conseguenza deve tirare fuori il semolino e darlo in pasto a tutti. A distanza di anni menzionando ancora Totti, ancora Icardi. Siccome non hanno qualità su cosa scrivere vanno a riprendere episodi che sono successi in passato rimettendoli davanti ora inventando litigi nello spogliatoio, così fa volume". 

    INSIGNE - "Insigne si gestisce da solo perché è un campione e una bella persona. Ha fatto vedere oggi come dava la sveglia alla squadra per restare concentrata sul 4-0, facendo ciò che c'era da fare. Questa squadra ha raggiunto un grandissimo risultato ma c'è ancora tempo per parlare".

    LA STAGIONE - "Questa stagione ha determinato conoscenze, approfondito cose che la società già sapeva ma ora abbiamo più materiale a disposizione per il prossimo anno. Soprattutto abbiamo creato una vetrina per tanti calciatori. Ad inizio stagione il presidente parlava spesso di dover abbassare il monte ingaggi ed aspettavamo che qualcuno ci chiedesse giocatori ma non è successo, ora invece ci sono tanti calciatori che interessano sul mercato. Ne sono contento perché meritano delle vetrine, di essere nel mirino di altri club importanti tanto quanto il Napoli".

    FUTURO - "Cene con il presidente anche l'anno prossimo? Si va anche a far colazione, dalla mattina alla sera".

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