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  • Napoli, Spalletti: 'Riposo? Siamo in 14. Proveremo ad avere Insigne e Fabián con l'Empoli. Sul recupero di Osimhen...'

    Napoli, Spalletti: 'Riposo? Siamo in 14. Proveremo ad avere Insigne e Fabián con l'Empoli. Sul recupero di Osimhen...'

    • Giovanni Annunziata, inviato
    Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Leicester. Ecco quanto detto dal tecnico toscano:

    GESTIONE - "Non cambierà nulla. Per me l'unico problema di cui mi devo preoccupare è quello dei valori morali dei calciatori, quello dell'energia che devono esprimere ogni volta che entrano nello spogliatoio, la voglia di mantenere la schiena dritta e prendere a calci i momenti in cui le cose non vanno bene. Per quello che vedo io da questo punto di vista i miei calciatori sono in salute e non devo cambiare niente. Chiaro che in un momento in cui qualche risultato scricchiola la divisa del Napoli diventa più pesante e bisogna esibire una forza mentale superiore mantenendo la testa lucida in quanto a potenzialità. Quello conta, riconoscere le potenzialità che si hanno".

    OSIMHEN - "La risposta delle sollecitazioni che gli andremo a fare giorno dopo giorno ci dirà quando rientrerà. Faremo dei test e in base a quello si accorceranno i tempi di recupero. Conoscendo il ragazzo siamo fiduciosi di averlo il prima possibile. Andrà tutelata la situazione ma da un punto di vista suo, di disponibilità, riuscire ad accorciare qualche giorno sarà fatto tutto il possibile".

    LE PRESSIONI - "Ci vuole un senso di appartenenza, grande motivazione e una considerazione corretta della propria autostima. Per noi tutte le partite sono da dentro o fuori. Se siamo a questo punto qui non abbiamo considerato da dentro o fuori quella all'inizio, commettendo una leggerezza. Per evitare questo problema la gestione e il ragionamento è sempre lo stesso, ovvero tutte le partite devono essere affrontate così. Questa lo è realmente, però una partita come quella che hanno disputato contro l'Atalanta devo fargliela vedere nella maniera giusta per non far pesare di più il risultato rispetto alla qualità esibita da alcuni calciatori. Visto chi erano, come eravamo messi, io ci trovo un balzo in avanti in quella prestazione lì anziché portarmi dietro una scoria della sconfitta nella prossima partita perché l'hanno affrontata nella maniera corretta. Poi sono i dati che dicono che sei stato allo stesso livello dell'Atalanta e puoi ambire a vincere la prossima. Chiaro che ci sono gli episodi nella partita e se ci si arriva nella maniera giusta con la testa è più facile sfruttarne qualcuno".

    RIPOSO - "Se si va a fare un confronto con gli altri stadi, se si gioca il giovedì alle 18:30 la cosa stride da tutte le parti. ​Far riposare qualcuno? E chi? Siamo quattordici. Il problema è generale, bisogna avere una rosa che vada a combattere questa difficoltà che hanno tutti e si deve fare il callo a questa roba qui. L'insidia è lì, dietro la porta. Se ci si mette i tre casi di Covid si completa il quadro. Sono tornati i giocatori però con 10 giorni di fermo e non hanno avuto un'influenza normale, ci vogliono ancora più giorni per tornare in condizione".

    INSIGNE E FABIÁN RUIZ - "Proveremo a recuperarli per domenica. Non sarà facile ma cercheremo di fare tutto il possibile".

    DEMME E POLITANO - "Stanno meglio in quanto a condizione, il livello di risposta si è alzato".

    MODULO - "In generale funziona che quando la palla ce l'hanno gli altri devi adattarti. Andiamo dietro alla ricerca degli avversari. Se una squadra propone tre attaccanti sulla linea difensiva si va in quattro, perché a cinque si concede un uomo. In fase di possesso si può fare un po' ciò che si vuole".

    MANOLAS - "Ha avuto un problema ultimamente però andrà in panchina e vedremo se sarà utile nel finale. Da vedere se si riacutizza il problema e man mano con gli allenamenti portarlo a sviluppare una partita di 90 minuti ai livelli che ci vogliono".

    MALCUIT - "In fase di possesso ha questo spunto, ha forza e profondità, la vampata della corsa. Quando deve scegliere delle cose fa più fatica però è un giocatore che ti crea delle problematiche per questa reattività e fisicità che ha. Ha fatto bene contro l'Atalanta".

    LA PARTITA - "Questa partita è veramente da dentro o fuori. Lì sei costretto a non rimandare alla situazione successiva il risultato di oggi. Il risultato di oggi rimane perché non si va più in giro per l'Europa e di conseguenza il tuo carattere deve essere di livello. Se poi quando ci sono le difficoltà e non resistiamo sei forte poco. Si va a vedere il tipo di prestazione che verrà fatta, è quella che determina il ragionamento successivo, anche se ogni partita ha in ballo un pezzo della nostra storia. Noi non abbiamo debiti con nessuno, non s'ha da dare niente con la società se si esce dall'Europa, ma resterà nel curriculum che quest'anno sei uscito dall'Europa League".

    PRIMAVERA - "Abbiamo un contatto quotidiano con Frustalupi, portiamo tutti i giorni i ragazzi della Primavera ad allenarsi con noi per capire chi potrebbe darci una mano. Li terremo in considerazione".

    L'ANALISI - "Analizziamo bene tutte le cose che abbiamo fatto, ci deve essere questo senso di umiltà e considerazione della prova espressa e poi si valuta il lavoro di squadra. Facciamo riunioni quasi quotidianamente. Con le partite così ravvicinate si dice qualcosa della gara precedente ma è quella prossima che bisogna preparare ogni volta. Vedo un atteggiamento dentro e fuori dal campo di quelli corretti. A volte è faticoso riuscire a mantenere l'atteggiamento sempre giusto".

    GHOULAM - "È quasi pronto da far giocare. Ha già espresso il valore per essere preso in considerazione da me ed è un campione".

    DISPONIBILITÀ - "Sono tutti pronti a dare il massimo di quello che gli viene chiesto, soprattutto domani saranno tutti così. Spesso ho detto di avere a che fare con un gruppo che secondo me oltre ad avere talento ha attributi. Faccio un esempio: uno come Di Lorenzo sabato notte è stato male e non ha dormito tutta la notte non facendo colazione e non pranzando, i medici sono stati bravi a rimetterlo in piedi e poi ha fatto una partita straordinaria. Questo la dice lunga sulla testa dei calciatori e su ciò che vogliono portare a casa. Poi ci sono gli avversari e gli episodi, però sono tutti disponibili a fare gli straordinari e diventare super".

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