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  • Napolimania: Ancelotti ha ragione, questo Napoli può diventare grande

    Napolimania: Ancelotti ha ragione, questo Napoli può diventare grande

    • Marco Giordano
    È stata, semplicemente, una partita maledetta. Perché consegna in casa tua lo scudetto alla Juventus, perché ti rende la squadra che ha un rapporto privilegiato con i legni che manco un'amante focosa, perché esci con il morale abbastanza a pezzi anche in vista del Salisburgo. Il Napoli non meritava di perdere, ma tanto per chiarirlo subito: la Juventus non ha rubato. L'episodio che ha deciso la gara, quello dell'espulsione di Meret e la seguente marcatura di Pjanic è solo responsabilità di Malcuit, con Rocchi che non si può mettere sul libro nero. Episodio opinabile, è stato discusso da subito in tutti i salotti televisivi, ma non si può gridare allo scandalo. Meglio dirlo con nettezza: sono stati altri gli episodi in un passato anche recente che hanno meritato lo sdoganamento a tutti gli effetti della presenza ancora viva della sudditanza psicologica nel calcio. Anche se, ha profondamente ragione Ancelotti quando sostiene che quell'occasione va rivista al VAR, perché Rocchi ha la possibilità di andare al video per fugare ogni dubbio e avrebbe dovuto farlo.

    CERTE NOTTI - Vero è che un'analisi va fatta. Il Napoli ha giocato una gara gagliarda e terribilmente sfortunata, ai punti era quella di Ancelotti la squadra che doveva vincere. Ma, certe notti si giocano anche con la giusta cattiveria, si disputano sapendo di non dover commettere certe cavolate o concretizzando quello che una Juventus brutta, anzi quasi inguardabile ti ha concesso. I due frame del match sono l'errore macroscopico di Malcuit e quello seguente di Zielinski subito dopo il gol: il francese non può mai e poi mai sbagliare quel retropassaggio, sai che da quelle parti gioca CR7, non puoi lasciare questo tipo di opportunità. Così come, subito dopo, Zielinski deve chiudere quell'azione, con un diagonale che è nel pieno delle sue corde. Serve il cinismo, serve la cazzimma, serve anche più fortuna. Tutto si condensa anche sul palo di Insigne sul calcio di rigore, l'emblema anche della stagione fin qui di questo Napoli, che vive anche di quello che è accaduto ad Anfield contro il Liverpool o a Belgrado contro la Stella Rossa.

    IL PERCORSO - “Dobbiamo continuare a crescere” ha detto Carlo Ancelotti: ed è anche chiara la direzione nella quale il Napoli deve crescere. Quella della personalità, della capacità di sfruttare ogni momento, di mettere al centro del villaggio la capacità di determinare nei momenti che contano. Servirà qualcosa anche dal mercato: ma, nonostante il ko, Ancelotti sembra aver già tracciato un solco importante, quello che va nella giusta direzione.

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