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  • Napolimania: Ancelotti, tra Di Lorenzo e la competitività

    Napolimania: Ancelotti, tra Di Lorenzo e la competitività

    • Marco Giordano
    Il Napoli è ad un passo da render ufficiale il suo primo acquisto, quello di Giovanni Di Lorenzo. All'Empoli vanno 9 milioni e mezzo per un ragazzo del '93 alla sua prima esperienza in massima serie. L'exploit è stato importante, anche al Meazza, nell'ultima giornata di campionato, mettendosi in mostra con qualità offensive importanti e qualche defaillance difensiva, come quella che ha portato al rigore poi sbagliato da Icardi. La domanda che è lecito porsi è legata al progetto. Perché, senza Carlo Ancelotti, il Napoli ha sempre veleggiato nei piani altissimi della classifica, aggredendo davvero lo strapotere juventino solo all'apogeo dell'era sarriana. Con l'attuale tecnico del Chelsea, il gruppo fu compattato da un'idea tattica esasperata, che coinvolgeva 13-14 calciatori, che metteva assieme le qualità migliori di questi ragazzi, pronti a gettarsi nel fuoco per un allenatore che aveva instillato loro l'idea di scalare il palazzo, fino ad entrare nei loro cuori prima ancora che nelle loro menti.



    COMPETITIVITÀ. Ancelotti non è Sarri: questo, con i pro (molti) ed i contro (che pur esistono). L'ex tecnico del Real Madrid è uno che immette nelle squadre un tasso di competitività molto alto, allevando i giocatori non ad un'ideale tattico ma ad un adattamento gara per gara per affrontare al meglio le singole partite. È così che si legge la vittoria del Napoli con una bassa percentuale di possesso palla a Bergamo contro l'Atalanta o le tante vittorie in casa con un'elevata occupazione in verticale della trequarti avversaria, sovvertendo i dettami sarriani: quelli che volevano una medesima impostazione in ogni gara. Carlo Ancelotti è un grande tecnico, ma non è uno con i poteri paranormali. Per alzare l'asticella, per portare il Napoli nelle condizioni di vincere certe gare decisive, allora è necessario aumentare la competitività di questa squadra. Il Napoli ha perso, nella prima annata di Ancelotti, tutti gli snodi chiave stagionali, sette sconfitte tra campionato, Champions ed Europa League. Don Carlo è ben consapevole di dover partire da lì: Di Lorenzo, senza star a discuterne la qualità, è pronto per certi palcoscenici? Il margine di incertezza esiste e ne è consapevole lo stesso Ancelotti. Perché è su quest'elemento che è nata la distanza, colmabile, con De Laurentiis negli ultimi tempi.

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