Da grazia ricevuta a grazia sprecata, o meglio, regalata a Guidolin. Tra le due pretendenti Champions, Lazio e Napoli, gode il terzo incomodo, l'Udinese. E il peggio è che questo terzo posto, dopo i capitolini, lo ha buttato la squadra azzurra. Se sei più forte, crei tante palle gol e non segni, la colpa non può essere che tua, caro Napoli. Inutile fare giri di parole: se non si va nuovamente in Champions gli azzurri se la devono prendere con se stessi e basta. Inutile, oggi, parlare degli sprechi fatti nel corso della stagione, non ultimo quello in casa della Roma, quando a due minuti dal termine la difesa partenopea fece segnare il gol del pareggio a Simplicio. Ieri pomeriggio la squadra di Mazzarri era padrona del suo destino e sarebbe bastata una vittoria per poter blindare ancora di più il terzo posto in vista dell'ultima gara di campionato contro il Siena al San Paolo. Ebbene, Cavani e compagni sono venuti meno sul più bello.

E la sconfitta con il Bologna fa ancora più rabbia perché nel primo tempo poteva finire addirittura 4-1 per il Napoli ed invece, nonostante tante palle gol, si è andati al riposo in svantaggio. Assurdo sprecare così tanto in una gara che tutti ritenevano una finale per entrare di diritto nell'Europa che conta. C'era anche un secondo tempo da poter sfruttare per ribaltare la situazione. Una volta andati negli spogliatoi le vittorie contemporanee di Udinese e Lazio erano di pubblico dominio, e quindi si doveva rientrare in campo ancora più carichi. Mazzarri, poi, aveva in canna il colpo Lavezzi. Il Pocho avrebbe potuto fare la differenza con le sue giocate permettendo al Napoli di pareggiare prima e magari vincere dopo. E chi l'ha visto l'argentino?. Forse, se non fosse entrato, sarebbe stato meglio. Non è mai stato pericoloso dalle parti di Agliardi, ha giocato senza voglia e neanche ha bagnato di sudore la maglietta. Ha fatto bene Mazzarri a fine partita a dire la sua a chi lo voleva dall'inizio: 'Avete visto tutti come è andata...'.

Si pensava che per questa stagione l'amarezza dello Stamford Bridge fosse stata l'ultima. E invece dopo le lacrime di Londra i diecimila napoletani presenti al Dall'Ara hanno dovuto chinare ancora una volta la testa. Ora si devono incrociare le dita e sperare che nel prossimo e ultimo turno della serie A vengano fuori una serie di risultati che possano favorire il Napoli, a patto di riuscire a battere il Siena. I partenopei ora devono sperare nuovamente nei guai degli altri per poter arrivare alle spalle di Juve e Milan, mentre fino a novanta minuti fa il terzo posto dipendeva solo dagli azzurri. Con chi ce la vogliamo prendere? Per il momento con nessuno, poiché i conti si fanno alla fine, e quindi fino a domenica sera alle ore 23 circa vale la pena non fare processi. Poi è naturale che, a seconda dell'obiettivo raggiunto, si tireranno le somme.