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  • Napolimania: Gattuso cancella Ancelotti. Multe e rinforzi: ora De Laurentiis faccia il bravo

    Napolimania: Gattuso cancella Ancelotti. Multe e rinforzi: ora De Laurentiis faccia il bravo

    • Marco Giordano
    Il coraggio, gli attributi, il desiderio profondo di dimostrare che il Napoli non era quello. Non era quel giocattolo rotto, quel meccanismo che di perfetto aveva solo l'imperfezione. Il 2019 di Carlo Ancelotti è finito con 9 giorni d'anticipo, è stato seppellito dalla grinta, dal cuore, dalla voglia matta di far capire che il Napoli del 2020 sarà una roba diversa, diversissima. Gattuso si è trovato tra le mani una situazione complicatissima, devastata. Ancelotti, lo abbiamo detto e lo ripetiamo, si è preso un contratto da 50 milioni per 4 anni all'Everton ed ha lasciato le macerie a Napoli. Gattuso è stato chiaro, il Napoli non è guarito, ci vuole del tempo, bisogna ripartire dall'organizzazione, dal sacrificio. Gattuso sta facendo un lavoro tattico e fisico diverso: da due mesi il Napoli non vinceva, sta solo provando ad imboccare la strada giusta, ripartendo dal secondo tempo. Il Napoli deve tornare squadra: perché non può giocare 45 minuti, perché la gamba deve tornare a rispondere a livelli normali, non quelli da temperature polari degli ultimi mesi. Dire, in definitiva, dopo la vittoria a Reggio Emilia che Gattuso sia l'uomo giusto per resuscitare il Napoli è possibile, ma lo stesso Ringhio sa che bene che è troppo presto per dirlo.

    TOCCA A DE LAURENTIIS - Gattuso ha fatto il suo primo passo: ora tocca ad Aurelio De Laurentiis fare i suoi passi, fare quello che deve per riportare il Napoli in alto. Pagare le multe, ma solo nei limiti della multa in sé, senza insistere sulla questione dei diritti d'immagine: con un documento ufficiale che certifichi la decadenza del potere decennale di incidere, così, sulle tasche dei calciatori. Poi, il regista, il play: l'uomo che deve dettare i tempi di un Napoli che possa finalmente ritrovare tempi e spazi di una manovra che abbia la giusta velocità per esser imprevedibile. L'ultimo step che vede protagonista ADL è quello legato al tifo: non è un caso che i gol della vittoria siano arrivati sotto il settore ospite, uno spicchio di stadio che festeggiava, che spingeva, che ha anche contestato, ma che ha smosso, come ha sottolineato anche De Zerbi, che ha aggiunto la giusta pressione. Anche il San Paolo deve tornare a spingere, anche il San Paolo deve recuperare la sua anima: devono tornare gli ultras, devono tornare le curve, deve tornare il clima da stadio, deve tornare il calore e non più il clima da 'Partita del Cuore'. Quindi, cancellare quel regolamento d'uso inutile, che può cancellare qualche coro politicamente fastidioso, ma che ha portato un San Paolo che giudica ma che non anima. La strada per il 2020 è segnata: ora, va solo imboccata.

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