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  • Napolimania: Gattuso non è Sarri, dettagli e retroscena dell'accordo di rinnovo con De Laurentiis
Napolimania: Gattuso non è Sarri, dettagli e retroscena dell'accordo di rinnovo con De Laurentiis

Napolimania: Gattuso non è Sarri, dettagli e retroscena dell'accordo di rinnovo con De Laurentiis

  • Raffaele Auriemma
E’ una questione di fiducia. E non solo quella ad aver portato De Laurentiis ad accettare l’idea di firmare con Gattuso un nuovo contratto che non preveda la penale nel caso in cui il coach decidesse di separarsi dal Napoli, qualora non fosse più motivato, oppure se il sentimento di fiducia dovesse venire meno. Possibile che De Laurentiis abbia fatto questo, che abbia rinunciato alla clausola rescissoria che, ad esempio, tenne Sarri sui carboni ardenti prima di trasferirsi sulla panchina del Chelsea? Sì, lo ha fatto perchè ha conosciuto “l’uomo” Gattuso, ha apprezzato il suo desiderio di emergere con il Napoli, senza avere la stretta necessità di pretendere gli ingaggi faraonici con i quali don Aurelio aveva convinto prima Benitez e poi Ancelotti a pronunciare il fatidico “sì” ad allenare il club azzurro.

Si sono studiati a lungo De Laurentiis e Gattuso, con il presidente diventato ormai un provetto psicologo. Ha imparato a conoscere le persone prima ancora che le stesse si manifestino nei loro pregi e, soprattutto, nei loro difetti. Poi, sabato 31 ottobre si sono incontrati, si sono guardati a lungo negli occhi e si sono stretti la mano a Castelvolturno, senza la necessità di filtri, di soggetti per la mediazione come Giuntoli o Chiavelli. Il segreto del successo nella crescita del Napoli attuale sta proprio nel rapporto franco e diretto tra il presidente e l’allenatore. Abolita la clausola rescissoria da 10 milioni di euro che il presidente aveva prospettato a Gattuso e che Ringhio aveva subito rigettato, sostenendo che non serviva, perché lui non avrebbe firmato, in virtù di un principio che lo caratterizza da sempre: quando avverte che una società non nutre più in lui la stessa fiducia, si dimette e lascia, senza chiedere nessun bonus d’uscita, né tantomeno va a trattare economicamente la risoluzione.

L’esperienza di Gattuso al Milan è stata già una base concreta sulla quale De Laurentiis ha potuto iniziare a credere di fidarsi di Ringhio, poi il dialogo onesto e franco avuto nell’arco di 11 mesi ha fatto sì che il rapporto tra di loro si saldasse nelle reciproche sfumature e contraddizioni, pur scontrandosi quando serve per arrivare ad una decisione, tecnica o di mercato, che sia la migliore per la crescita del Napoli. Da lunedì in poi, ogni giorno potrebbe essere quello giusto per dare l’annuncio: Gattuso resterà a Napoli fino a giugno 2023, con un ingaggio da 1,9 milioni di euro fino a giugno prossimo, per poi passare a 2,2 milioni annui più bonus fino alla scadenza naturale dell’accordo preso con De Laurentiis. Un accordo da uomo a uomo, come sempre si sono parlati De Laurentiis e Gattuso.  

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