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  • Napolimania:| Giù le mani dalla difesa!

    Napolimania:| Giù le mani dalla difesa!

    Questo Napoli è una giostra, a volte isterica: bastano tre partite con passivi fuori dal comune per mettere la difesa sotto processo, e addirittura invocare 'rivoluzioni'. Nove gol in tre partite sono tanti, per carità, ma il Napoli continua ad avere la quarta difesa del campionato (30 gol subiti) e la seconda migliore in trasferta (14 reti). I numeri non mentono mai, è vero, e sono spietati e sinceri: per qualcuno vorrà anche dire che questo campionato è mediocre, ma intanto non si può parlare di difesa 'pericolante' in una squadra che tiene perfettamente la propria classifica, anche dal punto di vista dei gol subiti.

    Fanno scalpore le tante reti subite ultimamente, ma l'analisi andrebbe fatta a 360 gradi: contro Cagliari, Chelsea e Udinese sono state incassate 9 reti, è vero, ma gli azzurri ne hanno segnate ben dieci. La gara contro il Cagliari è finita 6-3, quindi il passivo è ininfluente. La partita col Chelsea va considerata gara a sé, non solo perché si è protratta oltre il tempo regolamentare, ma anche perché si trattava di una sorta di finale. Infine, la battaglia di Udine ha visto la squadra azzurra rimontare dopo essere andata sotto per ben due volte e dopo aver sbagliato pure un calcio di rigore.

    Ecco perché questi numeri fanno poco testo: importanti, invece, quelli che confermano e legittimano la classifica dei partenopei. Non a caso si è in serie positiva da ben otto partite in campionato, e l'attacco sta facendo faville. Se a questo si aggiungono alcuni infortuni si può capire come nelle ultime partite ci sia stata un po' di fatica. Ed è proprio questo il punto da centrare. I ben cinque gol subiti di testa dal Napoli nelle ultime tre uscite sono un segnale chiaro: qualcosa non ha funzionato, e su questo non ci piove. Problemi dovuti ad una mancanza di concentrazione e a qualche 'svarione' dei singoli.

    Ma se questo vale per le reti subite di testa (vedi quelle di Larrivey, peraltro in una gara a senso unico), il passivo incassato su palle inattive va imputato a tutta la squadra e non soltanto al reparto difensivo. Nelle situazioni 'da fermo' i movimenti si fanno tutti insieme, e quindi la difesa, da sola, non può avere tutte le colpe. Ma soprattutto non è il caso di mettere sotto accusa un reparto che è composto, praticamente, da soli tre giocatori: Campagnaro, Cannavaro e Aronica. Risente dopo quasi trenta partite di una stanchezza mentale e probabilmente anche fisica.

    Mancano le alternative che possano dare qualche giusto cambio: Britos non si è ancora inserito completamente, e ormai siamo quasi a fine stagione. Grava è riapparso un mese e mezzo fa ed è ricaduto in un infortunio. Fernandez e Fideleff non vengono impiegati. Ecco perché, invece di invocare un 'cambio generazionale', bisognerebbe aspettarsi qualche rincalzo all'altezza dei titolari: perché se il Napoli è arrivato a questi livelli il merito è di Cannavaro, Campagnaro e Aronica. A loro tanto di cappello. Ingeneroso liquidare chi ha contribuito alla causa azzurra in questa crescita vertiginosa.

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