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  • Napolimania:| 'Anti-Juve'? Lo dicono i numeri

    Napolimania:| 'Anti-Juve'? Lo dicono i numeri

    Ci siamo. Finito il ciclo 'tosto' di 7 partite, ora non resta che prepararsi al big match contro la Juventus. In casa azzurra si tira il fiato. La seconda sosta della stagione è arrivata: si temeva che il ciclo terribile che gli azzurri si sono appena lasciati alle spalle potesse condizionare il campionato, e quindi la rincorsa alla Juventus col primato 'a braccetto' in classifica. Invece le cose sono andate secondo le più rosee previsioni, almeno per quel che riguarda la Serie A. Gli azzurri hanno ripreso le ostilità lo scorso 17 settembre, vincendo al San Paolo contro il Parma. Poi è arrivato l'unico risultato 'negativo' di queste sette gare, col pareggio a Catania a reti inviolate. A quel punto i partenopei hanno cominciato a volare: appena tre giorni dopo il match in Sicilia, contro la Lazio a Fuorigrotta, è arrivata l'esaltante vittoria per 3-0, che ha rilanciato la squadra di Mazzarri come pretendente al primato (tra l'altro salvo grazie al pari della Juventus contro la Fiorentina). Poi sono arrivate solo vittorie: Sampdoria fuori casa (1-0, rigore di Cavani) e poi il successo di domenica sera al San Paolo contro l'Udinese.

    Con questo bottino il Napoli è primo in classifica assieme ai bianconeri, che condividono con gli azzurri la preziosa collezione di sei vittorie e un pareggio. Questo stesso andamento il Napoli lo tenne nella stagione '87-'88, quella successiva al primo scudetto, in cui i partenopei finirono secondi dietro al Milan. Ma se in campionato il cammino è stato esaltante, lo stesso non si può dire dell'Europa League: l'esordio nella manifestazione continentale è arrivato dopo la vittoria sul Parma, e anche in quel caso gli azzurri hanno vinto con mano larga: 4-0 agli svedesi dell'Aik, peraltro con le seconde linee in campo. Sembrava una stagione perfetta, a quel punto, con gli azzurri che potevano competere a grandi livelli su due fronti, con due squadre distinte e separate. Ma in realtà c'era una delusione in agguato: giovedì scorso contro il Psv è arrivata la seconda sconfitta stagionale (dopo quella in Supercoppa contro la Juventus) e l'unica di questo ciclo di sette partite. Una bella 'scoppola' che ha riportato il Napoli con i piedi sulla terra, almeno in Europa.

    Mazzarri che ha capito che una squadra interamente composta da seconde linee non può competere a tutti i livelli, soprattutto in Europa League contro avversari pericolosi. Ma la delusione olandese è stata annullata dal ritorno al successo in campionato con l'Udinese, che ha riportato entusiasmo e fiducia, ma soprattutto ha reso gli azzurri ancora più pronti a sfidare la Juventus. Infine, va ricordato che il Napoli vanta il secondo miglior attacco del campionato e la miglior difesa in assoluto. Tredici gol fatti e soltanto tre subiti in questo mini-ciclo di sette partite. Un attacco poderoso e una difesa praticamente imbattibile. Su questo dato pesa il capitombolo in Europa, ma senza di esso i gol presi dai partenopei sarebbero stati soltanto tre. Insomma, numeri da vera prima della classe. Aspettando che il Napoli possa riconfermarsi tale in casa della Juventus, visto che dal nuovo stadio escono tutti con le ossa rotte.

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