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  • Napolimania:| I tenori che non tradiscono
Napolimania:| I tenori che non tradiscono

Napolimania:| I tenori che non tradiscono

Uno si scopre grande a 35 anni. L'altro rivela, quasi spaventato, di come si sia reso conto di avere qualità fisiche fuori dalla norma. Parliamo di alieni? No, neanche per idea. Si tratta di Morgan De Sanctis e Christian Maggio, le vere e proprie garanzie del Napoli di Mazzarri. Come un tagliando che non ha scadenze e che si può riscattare in qualsiasi momento, De Sanctis e Maggio rappresentano un approdo sicuro per le spericolate peripezie del Napoli in campo europeo e italiano, perché sia l'uno che l'altro non tradiscono mai. Questo non vuol dire che gli altri azzurri non diano garanzie, ma fin'ora dai due nazionali arrivano solo certezze. Eppure non sono tenori, non sono tra i calciatori più in vista. Intanto i giornali tedeschi hanno esaltato le prestazioni dell'esterno e dell'estremo difensore. In un momento in cui qualche giocatore importante - magari Cavani, Hamsik e Inler - è stanco, da Maggio e De Sanctis arriva una fonte di precisione e di energia che sembra inesauribile.

'Ho la fortuna di avere qualità fisiche superiori alla norma, ma dietro c'è anche un lavoro importante per arrivare ad avere questa condizione', ha detto Maggio dopo la partita col Bayern. E la sua corsa sulla fascia destra, oltre ad aver seminato uno come Boateng, ha messo in crisi la difesa bavarese, che ha finito col farsi gol da sola. Nonostante non sia un gol 'vero', Maggio ha propiziato una vera e propria impresa, in quanto i tedeschi non prendevano gol da oltre 1.100 minuti: 11 partite giocate e ovviamente nessuna sconfitta, ma soltanto due pareggi per 0-0. Il fulmine che ha messo paura al Bayern, e che era già sotto gli occhi della stampa tedesca, è diventato il giocatore simbolo del Napoli, almeno per la partita di martedì, ancor più di Lavezzi Cavani e Hamsik. E se Maggio ha spaventato la massiccia retroguardia tedesca, Morgan De Sanctis l'ha quasi scioccata.

Aver bloccato un rigore a Mario Gomez non è da tutti, e proprio lui ha svelato la sua strategia: 'L'ultima volta in campionato Gomez ha tirato a destra e allora io mi sono tuffato dall'altro lato. Fortuna...', glissa il portierone azzurro, che a 35 anni dopo aver ritrovato la Nazionale si è confermato un decisivo punto di forza della squadra azzurra. Lui che conservava l'imbattibilità da quasi 300 minuti sabato si è dovuto arrendere ai gol del Parma, ma contro il Bayern martedì ha di nuovo abbassato la saracinesca, impedendo ai tedeschi di conquistare i tre punti. 'Le sue parate valgono quanto dei gol', ha detto il suo agente. Anche i giornali tedeschi, che hanno celebrato il portiere (e criticato aspramente Mario Gomez), hanno sottolineato come la parata del numero uno del Napoli sia stata semplice soltanto in apparenza: Morgan è stato bravo a rimanere immobile fino alla fine e a scegliere l'angolo giusto per bloccare il tiro del tedesco.

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