Calciomercato.com

  • Napolimania:| I tre campionati azzurri

    Napolimania:| I tre campionati azzurri

    Ma quante velocità ha il Napoli? Prima la deludente sconfitta con la Roma, poi il successo straripante, a tratti esagerato, contro il Genoa. In mezzo, lo scialbo pareggio a Novara e il successo ottenuto in Champions contro il Villarreal che è valso la qualificazione agli ottavi. Eppure, al di là dei risultati negativi contro Roma e Parma in casa, e altri in trasferta contro Catania e Chievo, il Napoli è riuscito a metterci in mezzo le straordinarie vittorie contro Inter e Milan (tre gol a ciascuna delle milanesi). Insomma: con il 2011 calcistico ormai alle porte, che Napoli è?

    Non è semplice dirlo, in quanto le opinioni sono per definizione contrastanti. Quindi meglio far parlare i numeri, che non sbagliano mai. Bisogna fare un po' d'ordine con le partite giocate fin'ora, e togliendo le tre sfide ancora da giocare (con Palermo, Siena e Bologna) il campionato del Napoli si può dividere in tre grossi tronconi. La squadra azzurra, in pratica, viaggia a tripla velocità: il rendimento non è costante, e basta guardare la classifica e raffrontare i risultati con le squadre già affrontate per capire come il Napoli abbia un rendimento altalenante.

    Paradossalmente il Napoli ha dato il meglio di sé con le cosiddette grandi, o meglio con le squadre che lo precedono. Vittorie contro Milan, Udinese e Inter, pareggi con Lazio e Juventus: 2,2 punti a partita che vuol dire media scudetto. Se però si scorre il dito lungo la graduatoria, la media punti degli azzurri scende, e non di poco, ma crolla in modo inspiegabile. Contro Roma, Catania, Genoa, Atalanta, Chievo, Parma, Fiorentina e Cagliari una media di appena 0,75 punti, davvero poco. Meno di uno a partita. Certo, sono più gare, ma il Napoli ha perso con Roma, Catania, Chievo e Parma.

    Solo una vittoria, contro il Genoa e poi pareggi con Atalanta, Fiorentina e Cagliari. Davvero troppo poco per una squadra che contro le prime cinque non ha mai perso. Poi, però, l'ultima parte della classifica riserva un'altra risalita, anche questa sensibile. Le squadre che oggi sarebbero virtualmente in serie B sono Novara, Cesena e Lecce. Anche in questo caso il Napoli non è riuscito a fare bottino pieno: due vittorie (con Cesena e Lecce) e un pareggio a Novara valgono una media di 2 punti, che in realtà sono poco di più ma si deve considerare che con Siena e Bologna si deve ancora giocare, e quindi non si fa torto ad arrotondare un 0,2 per difetto.

    Problema di nomi? Forse. Perchè se a questi dati si aggiungono i risultati in Champions (una sola sconfitta, poi tre vittorie e due pareggi) il Napoli si fa condizionare da fattori che non sono né di natura tattica né di natura tecnica. Il problema è che le avversarie che viaggiano su binari più anonimi non vengono inquadrate bene dagli azzurri. Lo si vede chiaramente dal fatto che con le 'grandi' e con le 'piccole' gli azzurri hanno comunque fatto il loro dovere. Ciò che sorprende è il rendimento troppo altalenante con le squadre che dovrebbero essere abbordabili, e guarda caso il nuovo anno comincerà con tre sfide che da questo punto di vista sono insidiose.

    Palermo, Siena e Bologna entrano proprio in quel limbo di classifica 'pericolosa' che potrebbe mettere il Napoli in difficoltà. E bisogna aggiungere che il 12 gennaio ci sarà il Cesena in Coppa Italia. Ecco perché ciò che Mazzarri aveva chiesto alla vigilia del Genoa, l'umiltà, è servita per un successo scaccia-crisi, ma che non può essere soltanto un episodio. Quindi il Napoli è partito per le vacanze con le idee già chiare: un mini bilancio si può fare anche se il girone d'andata non è ancora finito, e si capisce che il problema è l'atteggiamento della squadra nei confronti delle formazioni più anonime, che non si è capito bene con che 'verso' vanno prese.

    Altre Notizie