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Napolimania: | I veri campioni sono rimasti

Napolimania: | I veri campioni sono rimasti

Tutto per il meglio. Il Napoli esordisce in campionato alla grande, seppellendo un Palermo davvero troppo brutto per essere vero. Dimenticata con tre colpi la sfortunata finale di Supercoppa a Pechino contro la Juventus. Non si poteva immaginare un debutto migliore: da nove anni in Serie A, il Napoli aveva sempre subito almeno un gol alla prima di campionato. Inoltre quattro anni fa gli azzurri esordirono ancora una volta in Sicilia, stavolta perdendo. Alla guida dei partenopei c'era Donadoni, dall'altra parte Walter Zenga. Stavolta la Mazzarri band vince straconvincendo, anche se la partita è stata disputata su ritmi non certo elevatissimi.

Un inizio di stagione sulla falsariga di quello passato, quando il Napoli asfaltò ancora il Palermo, ma quella volta si trattava di un'amichevole estiva, l'ultima prima dell'inizio della stagione che ha regalato la Coppa Italia agli azzurri. Dimenticati anche gli addii dolenti di Lavezzi e Gargano. Giustamente ci si aspetta nomi altisonanti per sostituire due calciatori così importanti. Non ne sono arrivati, anche se va dato atto a Valon Behrami di essere un grande acquisto, perfettamente in grado di sostituire al meglio (nel senso di 'in meglio') proprio l'uruguaiano. Tuttavia, i tifosi si aspettavano qualcosa di più: è arrivato il giovane Lorenzo Insigne, ieri apparso un po' emozionato e vittima di prematuri crampi (si parla di stress), ed è stato confermato Pandev.

'E allora, dove sono gli acquisti?' si chiede qualcuno. Ma ci si dimentica che la vera forza del Napoli è un'altra: per prima cosa la capacità di trattenere i veri campioni di questa squadra, ovvero Hamsik, Cavani, e anche Maggio. Con tutto il rispetto per il Pocho e Gargano, lo slovacco e il super bomber sono due calciatori fuori parametro, forse determinanti quanto il mai troppo rimpianto Lavezzi. Eppure, la mancanza dell'argentino non si è sentita. E il merito, questa volta, è tutto dell'altro vero campione che il Napoli schiera: Walter Mazzarri. L'allenatore azzurro è la luce di questa squadra. Forse, intuendo che non sarebbe arrivato nessun top player, ha subito deciso di cambiare modulo, per mutare faccia al suo Napoli e sopperire così allo schema dello scorso anno, il 'palla a Lavezzi e speriamo'.

Il modulo attuale, pur non essendo spettacolare, mette la squadra in condizione di valorizzare Hamsik e anche Inler, che a Palermo non ha entusiasmato. Ma soprattutto la forza della squadra è la crescita costante, e un gruppo che si cementa anno dopo anno. La squadra partenopea gioca a memoria, grazie ai propri interpreti che acquistano sempre più sicurezza e aggressività sportiva. Paradossalmente, le partenze di due leader come Lavezzi e Gargano hanno ridato orgoglio e slancio a chi è rimasto. Fin quando rimarrà Mazzarri, il Napoli è in buone mani: il vero acquisto, ancora una volta, è lui. Ed è paradossale che pur sapendo che il suo contratto scadrà nel 2013, nessuno ancora si sia mosso per proporgli il rinnovo.

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