Napolimania: Icardi, sconfiggi la tirannia della Juve ed entra nella storia
L'avvio di questa stagione, invece, per gli amanti delle grigliate estive è stata connotata da un altro mantra: “Eh, ma Sarri con una squadra nuova ha sempre molte difficoltà”. Per la serie, chi di speranza vive, disperato muore: anche perché non erano necessarie le amichevoli estive per capire che le due squadre di cui si compone la rosa della Juventus, “nonostante l'avvio di Sarri”, siano terribilmente e noiosamente superiori alla concorrenza. Questo, anche se Inter e Napoli si sono mosse bene sul mercato, hanno investito molto, soprattutto i nerazzurri che ora devono anche far cassa con Icardi per provare gli ultimi colpi.
Maurito è l'epicentro di questo momento: l'unico che può regalare a due squadre la possibilità di animare un campionato, l'unico che può provare a porre fine (con il suo trasferimento) l'egemonia juventina, l'unico che può consentire a milioni e milioni di tifosi la speranza di una stagione meno noiosa, non chiusa a dicembre e cristallizzata a febbraio. Icardi è la chiave del possibile cambiamento della geografia del calcio italiano, l'uomo che sposta gli equilibri: consentendo all'Inter di completare la rosa ed al Napoli di aumentare la competitività per metter paura alla Juventus.
Personalmente, ritengo Icardi uno dei migliori 5 uomini d'area in Europa, il migliore in Italia per distacco: ovviamente, quando le condizioni mentali e fisiche lo consentono. Un Napoli con l'argentino al meglio della condizione, non solo implementa il monte-gol, ma aggiunge quello che Milik, nella stagione appena andata in archivio, non ha fatto: avere un uomo che la mette dentro nei momenti decisivi, negli scontri tra giganti che decidono una stagione.
Il destino del campionato italiano passa anche da Icardi, da sua moglie Wanda ed dal loro entourage: Maurito la chance di iscriversi nel libro della storia del calcio italiano e restarci per sempre, non come l'uomo che ha allungato la tirannia della Juventus, ma come l'eroe che ha provato a buttar giù il dittatore, per restituire il sorriso a tutti quelli che non ne possono più di un dominio fatto solo di bianco e di nero.