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  • Napolimania:| Il punto prima della bufera

    Napolimania:| Il punto prima della bufera

    Ci siamo. A poche ore dalla sfida con l'Inter, il Napoli può dirsi davvero a un passo dall'agognato traguardo tanto sognato: la Champions diretta. Un obiettivo che ad inizio stagione era solo mormorato, e che adesso sta diventando realtà. Il campionato degli azzurri è stato talmente al di sopra delle aspettative che un quarto posto, che pur vorrebbe dire Champions League, viene visto come un fallimento. Quindi ben venga l'Inter, che al San Paolo con un bel pareggio può portarsi a casa il matematico secondo posto e lasciare al Napoli l'altrettanto matematico terzo posto.

    Tutti contenti, quindi, con buona pace di chi sognava il secondo posto e il titolo fittizio di vice campioni d'Italia. Una partita che non dovrebbe offrire spunti imprevedibili, anche se potrebbe esserci qualche 'scoria' della partita di Coppa Italia - in cui l'Inter vinse solo ai rigori -, che potrebbe portare i nerazzurri a non mollare niente e giocare per i tre punti. La preoccupazione, a dire la verità, appartiene a pochi, e tutti sanno che il pienone di domenica servirà più che altro a festeggiare una stagione straordinaria e la medaglia di bronzo di un campionato esaltante, che nonostante questo si è un po' 'ammosciato' nel finale.

    Ma l'accesso sicuro al terzo posto non sarà l'epilogo della stagione azzurra, anzi. Da domenica sera comincerà un altro mini campionato (che per la verità è già partito) con due sfidanti: Mazzarri e De Laurentiis. Allenatore e presidente stanno facendo una partita a scacchi sul futuro. Mazzarri  porta avanti una sorta di politica dei due forni, forse con troppa ambiguità, e De Laurentiis che prima schiuma rabbia e poi si corregge, e parla in maniera pragmatica ed essenziale. L'allenatore del Napoli sta dando la sensazione di tenersi 'caldo' per la panchina della Juventus, volendo ottenere una inopinata disponibilità del presidente a cederlo.

    De Laurentiis, dopo aver risposto picche (ma questo già da febbraio), giustamente si trincera dietro il contratto e dietro Mazzarri che ha sposato il progetto. Peccato che Mazzarri dica l'esatto opposto, ossia che i contratti non valgono niente e il progetto si ridiscute anno dopo anno. Però ha pure chiesto garanzie, puntualmente ottenute. Vale a dire il prolungamento del contratto. Quindi l'ago della bilancia sembra propendere più per il presidente che per l'allenatore. Vedremo domenica sera i tifosi da che parte si schiereranno. L'importante, in ogni caso, è che alla fine a vincere sia il solo il Napoli.

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