Stramaccioni piange i suoi campioni: Milito, Palacio, Cassano. Tutti infortunati. La Lazio ancora peggio, Petkovic ha dovuto fare le capriole: fuori Klose, Mauri, Floccari, Dias, solo per citarne alcuni. E anche la Roma non scherza: pesante l'assenza di Destro, e tanti i problemi fisici di Pjanic. Qualche problemino con gli infortuni, seppur in misura minore, lo ha avuto la Juventus, così come anche la Fiorentina. Chi invece ha potuto contare su un organico a pieno regime dall'inizio alla fine è stato il Napoli: nella squadra azzurra, di fatto, non si fa male nessuno. Partano gli scongiuri e le toccate di ferro, ma non può essere solo una questione di fortuna. Certo, qualche 'botta' è arrivata (vedi Britos, che si è anche operato), ma di infortuni, quelli veri, che tolgono i giocatori dai campi per settimane, non se ne sono visti.

Altro che buona sorte, quindi: il segreto è lo staff medico del Napoli capitanato dal dottor De Nicola, che congiuntamente al preparatore atletico Pondrelli riesce a far girare la macchina azzurra col motore perfettamente oliato e performante. Immaginate un Napoli che, come per Klose con la Lazio, rinuncia a Cavani per tre mesi. O magari ad Hamsik, come è capitato all'Inter con Milito: sicuramente i punti in classifica non sarebbero gli stessi. Quindi avere tutti i giocatori a disposizione rappresenta un valore aggiunto. La bravura dello staff medico del Napoli consiste non solo nel preservare i calciatori dai problemi muscolari, ma anche nel lavorare in modo da rafforzare i legamenti e quindi tamponare bene distorsioni e traumi. Un top player aggiunto, quindi, che si chiama 'salute'.

E forse Mazzarri con qualche infortunio in più avrebbe molte critiche in meno: spesso si dimentica che quando qualche 'seconda linea' si mette in mostra lo fa anche per infortuni dei titolari. Quindi i volti nuovi si affermano, spesso, per caso, e non per una precisa scelta degli allenatori. Curiosamente Mazzarri non ha questa opportunità, visto che nessuno si fa male e i suoi titolari giocano sempre. Considerando che l'allenatore non ama mischiare le carte si capisce come le riserve del Napoli non abbiano speranza di poter trovare spazio grazie a qualche infortunio. Se qualcuno esce, è solo per la precisa volontà di Mazzarri (vedi Inler), ma di certo non per motivi fisici.

Quando si parla di valori aggiunti non si può dimenticare quindi l'assenza di infortuni, che rappresenta un forte vantaggio rispetto ai 'malus' coi quali devono fare i conti tutte le altre squadre. Anche per questo motivo De Laurentiis cerca di trattenere Mazzarri sulla panchina azzurra. Andandosene, l'allenatore si porterebbe via il preparatore atletico e forse anche lo staffo medico. Anzi, a Castelvolturno gira voce che alcuni medici dello staff azzurro siano corteggiati da altri club. Il presidente azzurro vuole invece preservare lo staff tecnico che rende il Napoli una squadra forte sul campo, ma imbattibile dal punto di vista della tenuta azzurra.