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Napolimania: la fortuna di avere Insigne va rinnovata al volo, anche oggi
Quattordici gol in campionato (record personale), sedici comprese le coppe (record personale in una stagione) e dieci assist: i numeri dell'anno di grazia di Insigne, cominciato in forte ritardo e tutto concentrato negli ultimi cinque mesi, e dunque dalla doppietta di Udine, sono questi. E in mezzo, qualche perla indimenticabile come la pennellata al Bernabeu con il Real. Basta? Può bastare per ottenere un rinnovo da grande giocatore? Per il momento non è stato sufficiente, no. E se pensiamo che anche il suo gemello del gol, Dries Mertens, versa nella medesima condizione, beh sembra proprio che sia una strategia.
Questa volta, però, strategico è stato anche Insigne: i segnali lanciati dalla Nazionale sono inequivocabili. "Io sono a disposizione del Napoli, ma i matrimoni si fanno in due. Ho rivisto le mie pretese, se il presidente mi vuole incontrare sono qua", disse a Coverciano. Non ha rivisto, invece, il trend: doppiette con Crotone ed Empoli, graffio alla Juve e poi altre due reti con la Lazio. Inarrestabile: come uno che ha deciso di esplodere definitivamente. Bella fortuna il Napoli ad averlo in casa, vero? Già, con uno così e con gente come Mertens, Koulibaly, Zielinski, Hamsik e Callejon si può anche progettare la vittoria di uno scudetto e l'apertura di un ciclo. Una bella fortuna: da firmare, blindare e non dilapidare. Anche oggi stesso.