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  • Mertens e Milik non da Champions: date una grande punta ad Ancelotti

    Mertens e Milik non da Champions: date una grande punta ad Ancelotti

    • Marco Giordano
    “Non dobbiamo avere rimpianti, abbiamo fatto il massimo. Ci è mancata un po' di buona sorte: vorrà dire che ci sarà in Europa League”. Ancelotti la prende così, con serenità. Con la calma serafica che, da sempre, lo contraddistingue. Francamente, non so come faccia: sarà che dopo certe finali (perse e/o vinte) diventa tutto più facile da digerire. Resta, invece, un'amarezza enorme. Perché potevi uscire male, con pochi punti. Invece, fai una sola sconfitta nel raggruppamento con PSG e Liverpool e ti ritrovi fuori. Ad Anfield si è visto solo a tratti il salto di qualità del quale abbiamo parlato nelle ore che hanno preceduto questo match. La capacità di saper soffrire, la cattiveria anche negli interventi se serve. Saper soffrire in difesa come in attacco. È un Napoli che può crescere a livello internazionale, le basi per uno spessore sempre maggiore ci sono. Ma, accettando alcuni punti basilari.

    LA PRIMA PUNTA - Il Napoli se vuol fare un salto di qualità nell'immediato, deve pensare ad un grande attaccante centrale. Uno alla Icardi, uno alla Higuain, uno alla Mandzukic. Uno che quando serve, segna. Uno che non sbaglia quello che ha sbagliato Milik nel finale (al netto della parata di Alisson): perché esiste il portiere, ma esiste anche un killer instinct che lo stesso Milik, a fine partita, ha ammesso di non aver avuto. Così come è mancato Mertens, condizionato da un infortunio ma non esente da critiche. Ovvio, è mancato Callejon, che ha sempre segnato quei gol che ieri ha sbagliato e che quest'anno è ancora a quota zero. Ma, Callejon sta facendo il tornante puro: era preventivabile rendesse meno in zona-gol, senza nulla togliere all'errore. Il punto nodale resta: il calcio di Sarri ha esaltato Mertens, ma era un calcio che limitava (meravigliosamente, però) le prospettive. Ora, si allargano gli orizzonti: e bisogna tornare a giocare col centravanti, quello vero, quello che oggi il Napoli non ha.

    LA FISICITÀ - Un concetto non solo legato ai centimetri oppure al tono muscolare. Al Napoli manca lo spessore fisico che ha il Liverpool: solo Allan e Koulibaly sono pronti a reggere certe sfide, troppo poco. Bisogna aumentare il tasso di intensità muscolare della squadra. Bisogna dare ad Ancelotti le chiavi per poter continuare il processo di crescita di questa squadra. Investimenti importanti si, ma mirati. Quello che serve è chiaro, resta da capire la strategia della società per consentire ad uno dei tre migliori allenatori al mondo di fare lo step che consacri, definitivamente, il Napoli tra le prime sedici d'Europa.

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