Un altro stop. Il Napoli si è inceppato. A Udine è arrivata una prestazione tutto sommato accettabile, ma la palla purtroppo non entra più. Non sono questi i numeri di una squadra che deve lottare per lo scudetto, e anzi sarebbe meglio guardarsi le spalle e prepararsi a difendere il secondo posto. Ma ormai la gara con la Juventus capolista è alle porte, e visto che fino a ieri era un epico scontro diretto per il tricolore, tanto vale stare al gioco e giocarsi questa gara al massimo, anche perché per i tifosi del Napoli battere la Juventus ha sempre un sapore speciale. Intanto a Mazzarri tocca commentare l'amarezza di un pareggio complicato, soprattutto se facendo due conti 'mancano' un paio di rigori. Si è inceppato tutto, o quasi, l'attacco del Napoli. Azzurri senza gol da quattro partite, mentre il digiuno di Cavani sale a sei gare (includendo anche le due di Europa League). Nell'attacco degli azzurri manca 'diversità', perché quando Cavani si ferma, o si spera nell'estero di Hamsik oppure si blocca tutta la macchina del gol. 

Cavani e Hamsik rappresentano, di fatto, tutto il reparto offensivo azzurro: troppo poco fanno Pandev e Insigne, almeno in fatto di gol realizzati. Ma mentre l'ex attaccante del Pescara si dà da fare con assist e giocate che (spesso) cambiano le partite, il macedone in zona gol è diventato un latitante. Soltanto tre reti segnate in stagione (una in Supercoppa, due in campionato, tra l'altro l'ultima nella gara d'andata proprio contro l'Udinese). Non sono numeri da Pandev, ecco perché servirebbe qualcosa di più. Azzurri a digiuno, che in base ai risultati della Juventus hanno avuto la straordinaria occasione di agganciare i bianconeri, ma non ci sono riusciti: un'occasione persa a Udine, ma forse non è questa la partita che dà maggiori motivi di rammarico. Forse il pari interno con la Sampdoria, o magari il primo tempo 'buttato' in casa della Lazio. 

Le occasioni perse, ormai, cominciano a diventare tante. E sicuramente ne sa qualcosa Marek Hamsik, che di opportunità di fare gol ne ha avute ben due, entrambe fallite: una di testa, dove il crestone dello slovacco è andato 'morbido' permettendo a Padelli di intervenire senza problemi. L'altra quando nella ripresa ha avuto il tempo di intervenire con calma su una palla a spiovere, che magari poteva stoppare e scagliare nel sacco. Invece è andato dritto al tiro, calciando sporchissimo e alto. Ora c'è poco da fare: Cavani e Pandev devono svegliarsi. Il macedone lo scorso anno segnò una doppietta nel 3-3 di Fuorigrotta, mentre il Matador ha fatto gol una sola volta ai bianconeri, segnando però una bella tripletta. La partita in ogni caso ha perso mordente: non si può certo dire che la Juventus la stia preparando con 'tranquillità', ma di certo non c'è l'ansia da gara decisiva. Pur perdendo i bianconeri rimarrebbero comunque a tre punti di vantaggio, e avrebbero modo di gestire la situazione una volta messo lo scontro diretto alle spalle.