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Napolimania: la Superlega è l'all in di Agnelli per evitare il crac dopo il flop Ronaldo. Togliergli la Champions varrebbe lo scudetto

Napolimania: la Superlega è l'all in di Agnelli per evitare il crac dopo il flop Ronaldo. Togliergli la Champions varrebbe lo scudetto

  • Salvatore Caiazza
Un punto per crederci ancora. Domenica sera, mentre le big d'Europa stavano programmando la fine del calcio che conosciamo, il Napoli è riuscito a conquistare un pari importante contro l'Inter che gli permette di rimanere sempre in corsa per il quarto posto che vale la Champions.

Una Champions che non si sa se si disputerà o meno visto che Agnelli e Florentino Perez hanno creato una Super Lega modello Nba per incassare quanti più soldi che arrivano da fondi internazionali e tv. Vogliono fare “all in” i ricconi della pedata lasciando le briciole a chi non rientra nei loro parametri. Quindi i “poveri” saranno ancora più poveri e non potranno soddisfare la fede dei rispettivi tifosi. Mentre chi ha investito (inutilmente) su Cristiano Ronaldo e non ha mai vinto in Europa vuole evitare il crac con milioni di euro di introiti facendo buon viso e cattivo gioco. Spegnendo il telefono e dimettendosi sia dall'Eca che dalla Uefa.

Nel frattempo, comunque, si gioca. E il Napoli lo ha fatto anche bene fermando il ciclo di successi della capolista. Dalla prima gara del girone di ritorno fino all'altro giorno, infatti, l'Inter aveva sempre vinto. Al “Maradona”, invece, ha trovato di fronte una squadra volitiva che non le ha permesso di esultare ancora. È venuta fuori una bella partita di calcio dove alla fine l'1-1 ha accontentato tutti. Anche Gattuso che temeva molto la sfida con l'amico Conte. La Beneamata, infatti, è una corazzata forte capace di asfaltare tutti con grinta e carattere. Insigne e compagni, però, hanno tenuto bene e con il punto incassato sono rimasti sempre a due lunghezze di distanza dal quarto posto. Dove adesso, però, c'è la Juventus e non più l'Atalanta. La Signora, infatti, aveva perso nel pomeriggio in casa della Dea. Un altro scivolone per il “maestro” Pirlo che senza Ronaldo ha avuto non poche difficoltà in fase realizzativa.

A Bergamo in tribuna naturalmente non c'era Agnelli (impegnato come detto a tramare alle spalle di Uefa e Fifa) ma i suoi fidi collaboratori Paratici e Nedved. Che quando hanno visto entrare in porta il tiro di Malinovskyi a pochi minuti dal termine si sono dannati non poco. «Ci risiamo», avranno detto in cuor loro. Se si continua con questo rendimento veramente c'è il rischio che la Juventus la prossima Champions non la giochi. Ma non per volere del suo presidente ma perché potrebbe non arrivare neanche quarta. Sarebbe uno smacco troppo grande e favorirebbe il Napoli che sa di dover fare la corsa su se stesso gufando, però, anche chi sta un poco più avanti. Meno male che mercoledì c'è il Parma allo Stadium perché se ci fosse stata un'avversaria più di rango, i bianconeri sarebbero potuti scivolare ancora. E sai che risate.

A prescindere da tutto gli azzurri devono rimanere concentrati e sfruttare il buon momento per togliersi dalle scatole la Lazio che giovedì sbarcherà allo stadio Maradona. I biancocelesti credono anche loro nella grande Europa e quindi proveranno a sbancare Fuorigrotta. Ma da quest'altra parte c'è un gruppo che non ha intenzione di mollare niente provando a fare en plein fino al 23 maggio. Le possibilità per vincere tutte e sette le partite che mancano ci sono. Gattuso sa di poter contare su un team che vuole regalarsi grandi gioie in una stagione atipica dove solo l'emergenza non gli ha permesso di lottare per il titolo. Così come ha evidenziato anche Conte. Ma un quarto posto, togliendolo magari alla Juventus, sarebbe come vincere lo scudetto...

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