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  • Napolimania:| Le notti insonni di Mazzarri

    Napolimania:| Le notti insonni di Mazzarri

    In difesa Mazzarri non dorme sonni tranquilli: oltre che per la mancanza di cinismo nel chiudere la partita, l'allenatore è preoccupato per le opportunità concesse al Parma e il gol arrivato in modo beffardo: 'Temevo di ripetere la gara dello scorso anno col Catania', ha detto. Serve più sicurezza nel liberare l'area, ma il centrocampo deve coprire di più. La partita col Parma ha espresso una prova convincente. Ma oltre ai tre punti d'oro conquistati, che hanno confermato il Napoli in testa alla classifica, l'ultimo match al San Paolo ha mostrato un Napoli 'Magnifico' solo dalla cintola in su. Se qualcuno non dorme sonni tranquilli, o se qualche altro ha espresso lievi critiche, un motivo ci sarà.

    Tra gli insonni c'è sicuramente Mazzarri: mai l'allenatore partenopeo è apparso entusiasta della prestazione del suo Napoli. Mentre i ducali avevano accorciato le distanze approfittando di una difesa piuttosto slabbrata, successivamente la squadra partenopea si è concessa altre leggerezze che potevano costare caro. Palle perse a centrocampo, ma soprattutto alcune distanze non sempre ideali, che hanno permesso ai centrocampisti e agli attaccanti del Parma di avere tanto spazio. Infine, a Mazzarri non sono piaciute alcune incertezze quando i difensori dei partenopei avevano la palla tra i piedi.

    Come se la palla scottasse, e non soltanto sulle azioni da fermo. Esitazioni che soprattutto tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo hanno messo in pericolo la porta di De Sanctis. 'Non voglio vedere il secondo tempo di Palermo, e nemmeno il primo con la Fiorentina', aveva detto Mazzarri alla vigilia della gara del San Paolo. Eppure in quelle occasioni si è vista una retroguardia non del tutto oliata. Nulla è cambiato rispetto allo scorso anno, almeno nella formazione schierata domenica: l'infortunato Britos è stato sostituito da Aronica, che ha composto lo stesso terzetto della scorsa stagione assieme a Cannavaro e Campagnaro.

    Non è cambiato molto con l'ingresso di Gamberini nel secondo tempo, quando l'infortunato difensore siciliano è dovuto uscire. Anzi, Campagnaro a sinistra, che è andato ad adattarsi, ha giocato bene e dato compattezza al reparto, tenendolo alto. Anche Cannavaro si è 'alzato' per sostenere il Napoli più offensivo voluto da Mazzarri. L'ex Fiorentina, invece, si è limitato a svolgere il suo compito, apparendo non rapidissimo come il 'Toro di Cordoba'. Ecco perché Mazzarri non può dormire sonni tranquilli: il problema è da individuarsi nell'adattamento della difesa al nuovo modulo. Va detto che l'ingresso di Behrami al posto di Inler ha dato maggiore copertura al reparto, ma bisogna tenere la squadra corta anche col numero 88 in campo.

    In teoria, il nuovo schema avrebbe dovuto tenere i tre difensori più coperti, ma quando il Napoli riparte si espone esso stesso ai contropiedi avversari. Occorre, quindi, più velocità nel liberarsi del pallone ma anche una giusta distanza quando non c'è Behrami. Anche per questo Inler deve essere più attento a tenere la squadra 'corta' e compatta, in modo da agevolare il lavoro di Cannavaro, Campagnaro e Britos (o Aronica). Da vedere, adesso, se gli innesti dei nuovi, come Uvini, lo stesso Gamberini, ma anche una vecchia conoscenza come Fernandez, possano dare uno smalto nuovo alla difesa del Napoli 2, che probabilmente vedremo giovedì sera in Europa League contro l'Aik.

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