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  • Napolimania, ma che male c'è a festeggiare?

    Napolimania, ma che male c'è a festeggiare?

    Non molla niente questo Napoli. Gli azzurri non si fanno scomporre dalle vittorie delle rivali (Juventus, Inter e Fiorentina, solo la Roma fa pari) e rispondono battendo il Torino in una partita molto complicata. I motivi erano molteplici: il rientro dalla sosta che è sempre un’insidia, il valore del Torino che è indiscutibile, soprattutto per la personalità della squadra di Ventura, anche a dispetto del momento non facile. E infine proprio la pressione dell’andare in campo conoscendo i risultati delle altre, e quindi con la consapevolezza che non si poteva fare altro che vincere. A qualcuno ha dato fastidio la “festa” a fine gara, coi giocatori che hanno saltato sotto la curva cantando coi tifosi. Ma perché mai? In passato gli azzurri sono stati criticati per l'esatto opposto, ossia non salutare mai i tifosi dopo le partite. Ora si gioisce, non solo per un bel secondo posto, ma soprattutto per un calcio piacevole e bello da vedere, a dispetto di chi è in vetta facendo sbadigliare gli spettatori.

    Eppure il Napoli magari è meno brillante rispetto a qualche tempo fa, e qui Sarri ha ragione nel contestare anche le lunghe soste, ma il carattere c’è eccome. Invocato il gol di Hamsik, è arrivato puntuale. Si vince anche senza i gol di Higuaìn, e questo è un segnale importante. Quello che ha dato tutto il Napoli, però, è che non si molla nulla. Il campionato non ha un padrone (l’Inter rimane al comando, questo è ovvio) ma la corsa sarà ampia ed equilibrata. Con Juventus (che rimane comunque dietro) e Inter ci sono Napoli e Fiorentina, forse un po’ più defilate ma pretendenti più che legittime. E perché gli azzurri (così come i viola) non devono sognare se la Juventus è due punti dietro e crede nello scudetto?

     

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