Napolimania: Milik è svogliato e distratto, Gattuso lo metta da parte!
Non immaginavo che Gattuso potesse avere così tanta pazienza, probabilmente è il frutto del processo di crescita che sta avendo come allenatore di grandi club. Probabilmente in altri periodi avrebbe sbottato di brutto nei confronti di Arkadiusz Milik, nel vedere un calciatore che con la testa è già da tempo altrove. Sbaglia chi pensa che il polacco stia giocando sottotono perché lo fa di proposito, è distratto e pensa che la sua esperienza nel Napoli sia ormai finita. Attaccarlo sarebbe troppo, perché anche noi nei suoi panni faremmo altrettanto, ora tocca al tecnico prendere una decisione, anche drastica.
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Per me, Milik va commissariato ed utilizzato (nel caso) con il contagocce, ancor più di quanto Ringhio non abbia fatto finora. Da quando è ripartita l’attività agonistica post lockdown, è stato impiegato in tutte e 9 le partite (due di Coppa Italia), anche se per un totale di 343 minuti (la media è di 38 minuti per singola partita) e solo tre volte da titolare, contro il Verona (72’), la Roma (63’) ed il Bologna (69’). In queste nove partite ha segnato soltanto un gol, al Bentegodi contro l’Hellas ed il rigore nella finale di Coppa Italia, oltre ad aver accumulato una lunga serie di voti negativi in pagella. Capisco la necessità di tenere tutto il gruppo sulla corda, perché l’8 agosto il Napoli giocherà una gara importantissima, però mi chiedo: un calciatore così svogliato, è ancora il caso di tenerlo in considerazione? Secondo me no e, quasi quasi, preferirei che come alternativa a Mertens possa essere utilizzato addirittura Lozano.
“Addirittura” perché il ruolo di punta centrale non si addice al messicano, ma non credo che pur in una posizione non sua, non riesca a fare meglio del Milik dei 343’ giocati con un gol all’attivo. Anzi, nelle stesse partite prese in esame per il polacco, il tanto vituperato Lozano ha fatto anche meglio: non è stato utilizzato nelle due gare di Coppa Italia, ma in tutte e 7 quelle di campionato, con soli 187 minuti giocati e due gol all’attivo (a Verona ed a Genova), per una media significativa di un gol ogni 93,5 minuti. Il calcio è questione di emozioni ed oggi Lozano ne ha molta più di Milik: senza stimoli diventa difficile anche trovare la lucidità sotto porta. Se il Napoli è settimo nella classifica dei gol segnati e l’Atalanta è prima, non si spiegherebbe perché nella graduatoria dei tiri nello specchio della porta, l’Atalanta sia prima ed il Napoli sia secondo.
Il qualcosa che non va si chiama “qualità”. Bisogna riconoscere che il Napoli in prima linea ne ha poca per poter pensare di battersi per lo scudetto, mentre l’Atalanta ne può vantare molta di più. In sincerità, ma attaccanti come Zapata, Gomez, Ilicic e forse anche Muriel, non pensate che sarebbero tutti titolari nel Napoli di oggi?
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Per me, Milik va commissariato ed utilizzato (nel caso) con il contagocce, ancor più di quanto Ringhio non abbia fatto finora. Da quando è ripartita l’attività agonistica post lockdown, è stato impiegato in tutte e 9 le partite (due di Coppa Italia), anche se per un totale di 343 minuti (la media è di 38 minuti per singola partita) e solo tre volte da titolare, contro il Verona (72’), la Roma (63’) ed il Bologna (69’). In queste nove partite ha segnato soltanto un gol, al Bentegodi contro l’Hellas ed il rigore nella finale di Coppa Italia, oltre ad aver accumulato una lunga serie di voti negativi in pagella. Capisco la necessità di tenere tutto il gruppo sulla corda, perché l’8 agosto il Napoli giocherà una gara importantissima, però mi chiedo: un calciatore così svogliato, è ancora il caso di tenerlo in considerazione? Secondo me no e, quasi quasi, preferirei che come alternativa a Mertens possa essere utilizzato addirittura Lozano.
“Addirittura” perché il ruolo di punta centrale non si addice al messicano, ma non credo che pur in una posizione non sua, non riesca a fare meglio del Milik dei 343’ giocati con un gol all’attivo. Anzi, nelle stesse partite prese in esame per il polacco, il tanto vituperato Lozano ha fatto anche meglio: non è stato utilizzato nelle due gare di Coppa Italia, ma in tutte e 7 quelle di campionato, con soli 187 minuti giocati e due gol all’attivo (a Verona ed a Genova), per una media significativa di un gol ogni 93,5 minuti. Il calcio è questione di emozioni ed oggi Lozano ne ha molta più di Milik: senza stimoli diventa difficile anche trovare la lucidità sotto porta. Se il Napoli è settimo nella classifica dei gol segnati e l’Atalanta è prima, non si spiegherebbe perché nella graduatoria dei tiri nello specchio della porta, l’Atalanta sia prima ed il Napoli sia secondo.
Il qualcosa che non va si chiama “qualità”. Bisogna riconoscere che il Napoli in prima linea ne ha poca per poter pensare di battersi per lo scudetto, mentre l’Atalanta ne può vantare molta di più. In sincerità, ma attaccanti come Zapata, Gomez, Ilicic e forse anche Muriel, non pensate che sarebbero tutti titolari nel Napoli di oggi?
