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  • Napolimania: serviva più coraggio

    Napolimania: serviva più coraggio

    • Giovanni Scotto
    Niente drammi. È accaduto quello che non doveva accadere. Ciò che non doveva succedere. Ha vinto la Juventus. Col minimo risultato. Sorpasso avvenuto con la 15esima vittoria consecutiva. Numeri paurosi. Neanche il super Napoli di Sarri (otto vittorie di fila) è riuscito a fermare quella che ormai è una corazzata impossibile da fermare, o almeno così sembra. Ma se la partita alla vigilia non era stata giudicata come decisiva non può esserlo neanche dopo il fischio finale. Restano 13 partite, e tutto è ancora aperto.

    La Juventus è prima, il Napoli finisce al secondo posto, un punto dietro ai bianconeri dopo il sorpasso ma dietro c’è il vuoto. Aspettando le partite di oggi la Roma è ben nove punti dietro. Questo vuol dire che gli azzurri possono gestire bene la posizione in classifica, che da sola vale l’accesso diretto alla Champions League. Ma non solo: la Juventus, seppur fortissima, prima o poi dovrebbe fermarsi. Il Napoli è lì dietro, pronto. Esce dallo Stadium a testa alta, con la sola colpa di non aver cercato il gol come fa di solito. Però gli azzurri hanno concesso pochissimo, forse meno della Juventus. L’occasione c’è stata e Allegri deve ringraziare Bonucci per l’intervento su Higuaìn, che era pronto a colpire di testa su cross di Hysaj e bucare Buffon. Il colpo di fortuna, invece, non è mancato alla Juventus. Zaza tira quasi da centrocampo a tre minuti dalla fine. Deviazione di Albiol con la coscia che spiazza imparabilmente Reina.

    È il vantaggio che per la verità non era così meritato. Napoli beffato dal quarto attaccante della Juventus: restano al palo i campioni tanto annunciati in questa lunga vigilia. Ma il Napoli è stato un po’ troppo timido, anche se non rinunciatario. Serviva più sfrontatezza e forse un pizzico di coraggio. L’essere attenti e applicati nella fase difensiva ha forse condizionato il modo di attaccare del Napoli, che soprattutto nel secondo tempo ha fatto poco. E chissà, quella partita avviata sullo 0-0 a un certo punto sembrava fare decisamente comodo agli azzurri.

     

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