Napolimania: vietato esaltarsi, ma per Ancelotti ci sono segnali importanti. Callejon sorprende, Insigne è pronto
FOSFORO E VITALITÀ. Merita un capitolo a parte lo spagnolo: “Sembrava che giocasse in quel ruolo da 15 anni” ha detto Ancelotti a fine gara. La performance di Callejon, in effetti, è stata da stropicciarsi gli occhi per un giocatore che mai ha fatto l'interno, con compiti difensivi, per altro. Chiusura delle linee di passaggio, capacità di esser sempre in zona-palla, dividendosi il campo con Zielinski e facendosi sempre trovare come scarico facile per i centrali o per gli esterni bassi nella prima costruzione.
Merita altra menzione Lorenzo Insigne: sia in fase di assistenza, sia in quella in quella di realizzazione ha dimostrato di trovarsi molto più a suo agio con un baricentro più alto ed una condizione mentale finalmente recuperata a pieno. Un complesso molto più armonico, anche rispetto al termine della scorsa stagione. Le prossime amichevoli con Marsiglia e Barcellona potranno non esser brillanti nel risultato ma, come spera Ancelotti, dovranno confermare i progressi nel gioco dimostrati contro il Liverpool.
ASPETTANDO GODOT. Intanto, dal mercato non arrivano grosse soddisfazioni: dopo l'addio a Pepé, ora che anche James sembra sfumare causa permanenza a Madrid, resta da capire quali nuove piste si apriranno o quali troveranno nuova linfa, come nei casi di Icardi e soprattutto Lozano.