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  • Nasce la 'nuova' Inter di Stramaccioni

    Nasce la 'nuova' Inter di Stramaccioni

    Strama e il futuro: «Parlerà Moratti, so cosa pensa  e sono ottimista».
    Le virgolette: sono la cosa più concreta alla quale affidarsi. Lo dice lo stesso Stramaccioni, viso e tono più mogi del solito forse perché questo 0-0 ha cloroformizzato un po' tutti. «Se ci sarò io il prossimo anno - risponde il tecnico -? I virgolettati è giusto che li rilasci il mio presidente, dirà lui qualcosa sul futuro. Io però so cosa pensa, ma è giusto che a dirlo sia lui. Di certo non credo sia bastata una chiacchierata per far maturare la propria convinzione al presidente. Parlo sempre con lui, abbiamo un rapporto bello, onesto e sincero e non ho mai fatto mistero del fatto che si può fare bene. Io di natura sono ottimista e non mi sono mai piegato. E sono convinto che da un finale non semplice e negativo ci siano invece basi di prospettiva per la prossima stagione». Questo è Andrea Stramaccioni. Adesso si attendono le virgolette di Moratti, anche se in passato il presidente si è espresso chiaramente. E il resto? Si vedrà, anche aspettando di capire se l'Inter dovrà giocare il preliminare di Coppa Italia (il 18 agosto) in quanto nona in classifica.

    Il mio futuro è così - Sulla partita c'è poco da dire («Abbiamo dimostrato di esserci anche contro una squadra con motivazioni enormi, l'ingresso di Cassano ci ha dato maggior pericolosità»), mentre sul futuro Strama parla da attuale e prossimo tecnico dell'Inter. «Ho svelato che il mio futuro modulo sarà il 4-3-3? Ce so' cascato - sorride -. Per me non poter lavorare su un modulo con idee chiare è stato penalizzante, non c'è stata crescita. Io vedo 4 difensori con 3 centrocampisti nei quali puoi avere un vertice alto o basso, poi i tre giocatori davanti con due che partono dall'esterno e in grado di saltare l'uomo. Se cerchiamo un regista o un mediano? Kovacic ha qualità, Guarin ha forza e gamba per diventare il quarto attaccante. Di conseguenza...». Il regista (solido e qualitativo) ha già un identikit, e Strama lo fa capire da persona coinvolta.

    Il mercato del Guaro - E a proposito di Guarin, ecco la rivelazione. «Fredy è un interno da 4-3-3 eccezionale, con Kovacic e un terzo giocatore si può costruire un centrocampo importante in prospettiva futura. Guarin è uno dei nostri giocatori che ha più mercato, ma ce lo teniamo stretto». Poi, c'è il nodo-Cassano. «Ha un altro anno di contratto e quindi è interista a tutti gli effetti, ma parlare di mercato oggi è sbagliato e soprattutto non compete a me, ma a chi fa mercato: ai dirigenti, al presidente. Ripeto: abbiamo posto basi importanti, sono fiducioso che potremo tornare a fare bene».

    Ripartire - La chiosa di tutto, anche se dettata nel pre-match, è del d.s. Piero Ausilio: «Il futuro di Strama? Abbiamo fatto ottime cose fino a dicembre, poi da gennaio sono successe una serie di cose per le quali parlare oggi della stessa Inter è onestamente difficile. Mancano 15 giocatori, questo non vuol dire che le responsabilità siano da attribuire solo a questo, ma io sono pronto a scommettere che sarebbe stato difficile, quasi impossibile, per chiunque poter garantire la stessa continuità iniziale. Quindi, è fuori discussione che bisogna essere positivi e ripartire da lì».


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