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  • Nasce la nuova Serie C: dalla suddivisione dei gironi al rilancio degli stadi, gli scenari

    Nasce la nuova Serie C: dalla suddivisione dei gironi al rilancio degli stadi, gli scenari

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    I playoff di Serie C si sono conclusi pochi giorni fa, con la promozione dell'Alessandria, ma le squadre e la Lega hanno già iniziato a programmare la nuova stagione, che con ogni probabilità sarà oggetto di diversi cambiamenti. Non ultimo la nuova formulazione dei gironi, che andrà a sovvertire quella che era ormai divenuta la tradizionale suddivisione. Si tornerà al passato, con l'Italia divisa in orizzontale tra Nord, Centro e Sud. 

    I PROBABILI GIRONI - Manca solo l'ufficialità, che sarà data dai sorteggi, ma si ha già un'idea abbastanza precisa: il Girone A vedrà tra le protagoniste Padova, Suedtirol, Feralpisalò e Triestina (fino allo scorso anno smistate nel B), che si andranno ad aggiungere, tra le altre, alle già presenti Renate, Pro Vercelli, Juventus U23 e Albinoleffe. Il B, che ancora una volta si preannuncia girone di ferro, oltre alle conferme delle emiliano-romagnole (Modena, Cesena e Reggiana su tutte) acquisterà anche squadre del calibro di Virtus Entella e, molto probabilmente, Pescara, ancora in bilico tra il girone del Sud e quello del centro. Nel C, invece, non ci saranno grossi scossoni, con Avellino, Bari, Catania e Palermo che partiranno tra le favorite ai nastri di partenza. 

    INTERVENTI AGLI STADI - Non solo, perché nel piano di rilancio della Serie C si parlerà anche di stadi, con un incontro già in programma per domani con Sportium, società specializzata nella progettazione di impianti sportivi. Secondo il Sole 24 Ore si parlerà del rilancio delle strutture di Lega Pro grazie al Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, con il Presidente Ghirelli che ha confermato l'intenzione di sfruttare il pallone come veicolo per il rilancio: ''Penso che lo sport, in particolare il calcio, possa avere un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi tracciati nel Recovery Plan''. L'obiettivo finale è quello di rigenerare aree periferiche grazie allo sfruttamento degli impianti sportivi.  

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