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  • Nations League: alla Germania serve un miracolo. Italia prima, possiamo farcela

    Nations League: alla Germania serve un miracolo. Italia prima, possiamo farcela

    • Alberto Polverosi
    Anche se il principio ispiratore è sempre lo stesso (fare soldi), stavolta l’idea dell’Uefa ha pure un aspetto calcisticamente interessante. Possiamo dirlo adesso, alla vigilia delle ultime due giornate dei gironi di Nations League, un torneo che prende qualcosa (soldi), ma restituisce anche qualcosa (un bel calcio). Prima il calendario delle nazionali era composto da molte amichevoli spesso inutili. La Nations League consente ai ct di sperimentare, ma senza esagerare, senza perdere una linea rigorosa da un punto di vista calcistico. Giocare per i 3 punti, anche se questo torneo è considerato dalle federazioni europee di terzo piano dopo il Mondiale e l’Europeo, è sempre meglio che giocare per niente. Come detto, ti lascia qualcosa e ti spinge a giocare al massimo livello. Il meccanismo con promozioni e retrocessioni è una motivazione forte. Per esempio, dopo la delusione del Mondiale non può far piacere alla Polonia di Milik e Lewandowski la retrocessione nella Lega B. Cerchiamo di inquadrare adesso la situazione dei 4 gironi della Lega A.

    GERMANIA RISCHIO FORTISSIMO - Nel gruppo 1, Francia prima con 7 punti e 3 partite, Olanda seconda con 3 punti e 2 partite, Germania terza con 1 punto e 3 partite. Per sperare di evitare la retrocessione, la nazionale di Löw ha bisogno di un miracolo: prima la Francia deve battere l’Olanda e poi la stessa Germania il 19 novembre deve fare altrettanto con gli orange. Ma alla Francia, per vincere il girone, è sufficiente un pari con gli olandesi. A quel punto, la Germania per evitare lo scivolone, dovrebbe sconfiggere l’Olanda con più di 3 gol di scarto avendo perso 0-3 all’andata. La nazionale di Deschamps è favorita per la vittoria del girone.

    ISLANDA GIA’ IN B - Con 0 punti in 3 partite, l’Islanda è già retrocessa in Lega B. Per il primo posto favorito il Belgio che ha 6 punti come la Svizzera ma una partita in meno. Alla nazionale di Mertens sarebbe sufficiente pareggiare all’ultima giornata in Svizzera, avendo vinto lo scontro diretto dell’andata.

    ITALIA, CE LA POSSIAMO FARE - Ritrovato il gioco, possiamo sperare perfino in una vittoria del girone. Anche agli Azzurri servono due risultati: devono battere il Portogallo (che non avrà Ronaldo) a San Siro con più di un gol di scarto per superarlo anche nello scontro diretto e devono sperare che all’ultima giornata la Polonia non perda contro gli stessi portoghesi. Difficile, ma ci può stare, anche se i polacchi sono già retrocessi.

    GRUPPO 4 TUTTO APERTO - Spagna prima con 6 punti e 3 partite, Inghilterra seconda con 4 punti e 3 partite, Croazia terza con 1 punto e 2 partite. Se la Croazia batte sia la Spagna che l’Inghilterra va a quota 7 e vince il girone. Anche se è vice campione del mondo non sembra un’impresa semplice considerate le sue prime due giornate. Alla Spagna, per vincere il girone, potrebbe non bastare pareggiare con la Croazia perché poi a 7 punti potrebbe essere raggiunta dall’Inghilterra che in dote ha un maggior numero di gol segnati in trasferta nello scontro diretto contro Sergio Ramos e compagni.


     

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