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  • Nba, la straordinaria notte di Doncic: non doveva esserci, stende i Clippers e scrive la storia VIDEO
Nba, la straordinaria notte di Doncic: non doveva esserci, stende i Clippers e scrive la storia VIDEO

Nba, la straordinaria notte di Doncic: non doveva esserci, stende i Clippers e scrive la storia VIDEO

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Non doveva esserci, ha scritto la storia dell'NBA. E' stata la notte di Luka Doncic, che nella bolla di Orlando si sta consacrando definitivamente come uno dei prossimi padroni del basket moderno. A soli 21 anni, il talento sloveno si è preso i riflettori rubando la scena all'incredibile sfida tra Donovan Mitchell e Jamal Murray (entrambi sopra i 50 punti nel successo di Utah Jazz sui Denver Nuggets in gara-4, prima volta assoluta in una partita di playoff) e non solo, quasi oscurato il trionfo in Champions League del Bayern Monaco. Il canestro con cui ha steso i Los Angeles Clippers è poesia e solo la ciliegina sulla torta di una partita alla quale non avrebbe dovuto prendere parte per la distorsione alla caviglia sinistra rimediata in gara-3 e che a poche ore da gara-4 lo dava verso il forfait: 3.7 secondi alla fine dell'overtime, Dallas Mavericks sotto di uno, Doncic riceve palla, esitazione davanti a Reggie Jackson, si alza per la tripla e... Bang bang reagisce in coro il mondo del basket, 135 a 133 e vittoria per i Mavs che portano la serie con i Clips sul 2-2.

 



RECORD - E' la notte di Doncic si è detto, che al suo primo anno ai playoff di NBA ne scrive una pagina di storia. 43 punti, 17 rimbalzi e 13 assist, tripla doppia da record perché è il terzo giocatore assoluto in NBA e realizzare una tripla doppia da almeno 40 punti, 15 rimbalzi e 10 assist in una partita di postseason: prima di lui ci erano riusciti solo Oscar Robertson (41 punti, 15 rimbalzi 12 assist nel 1963) e Charles Barkley (43 punti, 15 rimbalzi e 10 assist), due mostri sacri della pallacanestro USA. A soli 21 anni. Doncic brucia le tappe e macina record, forse emulando quel Cristiano Ronaldo di cui è fan e per cui nel calcio tifava Real Madrid (squadra di cui ha indossato la casacca in Europa prima di volare negli Stati Uniti. Quel CR7 per cui ora tifa anche la Juventus: "Mi piace il calcio: tifo per il Real Madrid, ovviamente, anche se da quando Cristiano Ronaldo è alla Juventus quella è diventata un po’ la mia seconda squadra" aveva ammesso a febbraio a La Gazzetta dello Sport. Juventino come quel Donovan Mitchell di cui ha oscurato la stella: perché oggi, ancora una volta, i riflettori sono tutti per lui, il mondo del basket (e non solo) è ai piedi di Doncic.
 


 

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