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  • Il caso Neto spacca la Fiorentina: Montella vs Della Valle e uomini mercato sul banco degli imputati

    Il caso Neto spacca la Fiorentina: Montella vs Della Valle e uomini mercato sul banco degli imputati

    • Luca Cellini
    E’di sabato scorso la decisione definitiva, comunicata anche attraverso il sito ufficiale viola, del portiere brasiliano Norberto Murara Neto di non voler rinnovare il proprio contratto, attualmente in scadenza a giugno 2015, con il club gigliato, nonostante una proposta di estensione quadriennale rispetto all’attuale durata, a 1,5 milioni di euro a stagione, più i premi. Proprio in questo senso il classe ’88 di Araxa ci ha tenuto a specificare ai dirigenti gigliati che la sua mancata volontà di prolungare la sua avventura a Firenze non è determinata da motivi economici ma di migliori prospettive tecniche nel suo futuro. La giornata di ieri è trascorsa senza grossi sussulti mentre per oggi, con l’arrivo in città del patron gigliato Andrea Della Valle e del presidente esecutivo Mario Cognigni, sono attesi pronunciamenti importanti sul ‘domani’ della Fiorentina in chiave estremi difensori, con colloquio diretto anche fra la proprietà ed il tecnico Vincenzo Montella.

    CHI IN PORTA? VEDUTE DIVERSE FRA MONTELLA E DELLA VALLE - Chi in porta fino a fine stagione? La prima decisione andrà presa immediatamente e riguarda chi sarà il portiere che giocherà titolare dalla gara di domani a Parma valida per il campionato, e poi anche in seguito. Non una scelta banale perché l’allenatore gigliato nel post gara contro l’Empoli di due settimane fa aveva dichiarato come per lui, a prescindere dalla decisione di rinnovare o no il proprio contratto con la Fiorentina, il ruolo da titolare sarebbe stato affidato ancora a Norberto Murara Neto. Di avviso diverso l’azionista di riferimento Andrea Della Valle che si sente tradito della fiducia che aveva avuto nell’ex Atletico Paranaense due estati fa, e spinge per la promozione di Tatarusanu a numero 1 viola, per non disperdere un patrimonio tecnico che ha ancora quattro anni e mezzo di contratto con la società di via Manfredo Fanti, e per non valorizzarne uno che comunque vada ha una scadenza già fissata. Possibile anche uno scontro di vedute fra presidente onorario e mister viola, sulla falsariga di quanto accaduto con il caso Montolivo quando tutti gli allenatori che si succedettero sulla panchina gigliata annata 2010/2011 non tolsero mai la maglia da titolare all’oggi capitano del Milan, neanche dopo la sua decisione di non rinnovare con la Fiorentina.

    NETO: TRIBUNA O DODICESIMO? - Neto resta: tribuna o ruolo da dodicesimo? Sembra un problema da niente ed invece la Fiorentina deve affrontare con lucida freddezza anche questo passaggio perché può sostituire dalla vecchia lista Uefa valida soltanto per il girone di qualificazione soltanto tre nomi, e due di quelli nuovi saranno certamente Joaquin e Mati Fernandez che benissimo stanno facendo in campionato, e sprecare l’ultimo posto per un portiere potrebbe rivelarsi un azzardo. Neto in tribuna? Significherebbe essere costretti all’acquisto di un nuovo dodicesimo già in questa sessione di mercato (Rosati? Arlauskis? Sepe?), visto che il giovane Lezzerini classe ’95 non ha fino ad ora mai giocato un match professionistico e che Lupatelli è fermo per un infortunio alla spalla per altri due mesi. Le casse della società sono vuote, tanto che è stato staccato un assegno nell’ultimo c.d.a. di fine 2014 di 20 milioni, e si è chiesto ai dirigenti di cedere ed abbassare il monte ingaggi prima di comprare

    VIA A GENNAIO: QUASI IMPOSSIBILE - Neto viene ceduto a gennaio: ma a chi? Se il ragazzo cresciuto nel Cruzeiro ha deciso di non rinnovare con la Fiorentina e l’ha comunicato a sei mesi dalla naturale scadenza del contratto, praticamente certo che abbia già trovato un accordo con un altro club dal prossimo 1 luglio. Dunque la società viola, per non perdere l’intero investimento economico operato sull’attuale numero 1 viola nel gennaio 2011 (4 milioni di euro) proverà a venderlo già nella sessione di mercato che si apre oggi. Ma a chi? La società che ha l’accordo con Neto perché dovrebbe anticipare i tempi, dovendo fare un esborso su un calciatore per cui magari ha già operato uno sforzo in termini di ingaggio, puntando sul prelievo a ‘parametro zero’?  Si trova una squadra che potrebbe acquistare Neto entro i prossimi 30 giorni, ma convincere il giocatore ad accettarla se non è la stessa con cui sulla parola ha un accordo che parte fra poco meno di sei mesi?

    CASO NETO: MACIA E PRADE' SUL BANCO DEGLI IMPUTATI - Le conseguenze dirigenziali su Neto: tutto se non quasi del futuro come dirigenti viola del duo Pradè-Macia si gioca su come riusciranno ad operare nella sessione di mercato invernale 2015 fra cessioni da compiere, monte ingaggi da abbassare e rinnovi di contratto fondamentali da stipulare. A quest’ultima voce c’era anche l’affare Neto che dunque non mette in buona luce il d.s. ed il d.t. viola (anche se delle questioni prolungamenti si era arrogato il diritto di intervenire in prima persona il presidente esecutivo Cognigni) . Questo accelera i possibili contatti con altri uomini adibiti alle trattative che magari puntano ad un approdo dalla prossima stagione nel club guidato dalla famiglia Della Valle?

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