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  • Rigore netto e rosso senza senso: non si dica Milan favorito! Attacco super: quasi non si sente l'assenza di Ibra

    Rigore netto e rosso senza senso: non si dica Milan favorito! Attacco super: quasi non si sente l'assenza di Ibra

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    Aspettando la supersfida della Befana, il Milan scaccia le 'streghe' di Benevento, respinge per l’ennesima volta il sorpasso dell’Inter che scende sempre prima in campo ed evita di farsi condizionare la partita dal discutibile arbitraggio di Pasqua e dei suoi collaboratori. Partiamo subito con il chiarire quest’ultimo punto. Lungi da me recriminare sulle decisioni discutibili del fischietto nocerino o sull’inconcepibile review proposta dal varista Di Paolo in occasione dell’espulsione di Tonali, ma non vorrei nemmeno leggere o sentire che il Milan sia stato favorito dai 10 rigori assegnati finora in campionato. Il penalty su Rebic era netto e provocato dall’ingenuo e incauto Tuia, invece il 'rosso' a Tonali non aveva ragion d’essere. Non si capisce il motivo per cui il VAR abbia richiamato l’attenzione su quel fallo già sanzionato dal direttore di gara. Una volta convocato alla tv, l’impressione è che Pasqua abbia voluto in qualche modo compensare il mancato rigore per fallo di Diaz su Caprari, rigore puntualmente concesso nella ripresa e sbagliato dallo stesso Caprari. 

    A chi parla di Milan fortunato bisogna ricordare anche i 4 rigori assegnati contro e i 13 pali colpiti, due dei quali proprio al Vigorito. Al netto della giornataccia arbitrale di Pasqua e company, la squadra di Pioli ha dimostrato ancora una volta di esaltarsi nelle difficoltà al punto da vincere la partita nonostante un’ora piena in inferiorità numerica. La squalifica di Tonali peserà anche e soprattutto tra due giorni contro la Juventus perché, ancora una volta, l’unico possibile partner per lo straripante Kessiè è il modesto Krunic. 

    Dopo il rigore sbagliato da Caprari, bene ha fatto Pioli a conservare le preziose energie di Calabria, Kjaer e Rebic. Il croato non ha fatto gol, ma è stato decisivo quando si è procurato il rigore e quando ha dato a Leao l’assist del 2 a 0. L’attacco del Milan gira così bene che quasi non si sente nemmeno l’assenza di Ibrahimovic. Che pure sta facendo di tutto per andare almeno in panchina nella supersfida contro la Juve. Il grande protagonista della vittoria scaccia-Inter di Benevento è stato però Rafael Leao. Il portoghese, spesso criticato dagli stessi tifosi rossoneri, ha sfornato un’altra prestazione di alto livello in fase di conclusione, di rifinitura (suo l’assist a Kessiè per il clamoroso palo del finale) e anche di copertura. Dopo il gol-flash che gli ha fatto centrare il record di Reggio Emilia, Leao ha impreziosito il suo campionato con una perla da campione assoluto. La velocità con la quale raggiunge il lancio di Rebic che sembrava ormai preda del portiere è impressionante. Ma lo è ancora di più la disinvoltura con la quale guarda Montipò, che rientra tra i pali e pennella una perfetta traiettoria vincente. Classe e naturalezza in quel gesto tecnico che ho visto in gente come Baggio, Van Basten, Ibrahimovic e Vieri. Il gol di Leao mi ricorda proprio la famosa pennellata di Bobo quando vestiva la maglia dell’Atletico Madrid. Gol così non li fanno tutti e non si fanno a caso. Sottolineiamo ancora una volta i meriti di chi, quando era semi sconosciuto attaccante del Lille, ne ha intravisto le potenzialità e lo ha portato a Milano incassando gli strali della critica. Sto parlando ovviamente di Zvonimir Boban. Leao era una scommessa tutta sua.

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