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  • Newcastle nelle mani di Dan Burn. Il dito saltato, il provino fallito, il gol decisivo: la storia di una rivincita

    Newcastle nelle mani di Dan Burn. Il dito saltato, il provino fallito, il gol decisivo: la storia di una rivincita

    • GS
    Il Newcastle ha centrato la qualificazione alle semifinali di Carabao Cup. A decidere il match contro il Leicester ci ha pensato Dan Burn, difensore centrale inglese arrivato ai Magpies lo scorso gennaio. Il ruolo, però, trae in inganno. La firma messa dal classe ‘92 – gigante di 2,01m – è di quelle di pregevole fattura. Percussione, slalom in mezzo a due e palla infilata sul secondo palo. Una rete che assume ancor più valore se, a metterla a referto, è un tifoso del Newcastle da sempre.

    NEWCASTLE, ODI ET AMOIl padre cresce il piccolo Dan in maniera molto semplice. Pane e Newcastle. Anzi: pane ed Alan Shearer. Per Burn diventare tifoso dei Magpies viene naturale. Un tifo, però, che non si limita all’osservare i propri beniamini allo stadio od in televisione. No, sarebbe troppo poco. Dan la maglia del Newcastle vuole sentirla sulla pelle. L’occasione arriva ad 11 anni, all’Academy dei Magpies. L’inizio di un sogno direte? Non proprio. Dan viene scartato. È il primo rifiuto che il calcio imporrà al piccolo Burn. Poco male, in realtà, per un nemmeno adolescente che vive il calcio come un gioco. Un gioco che non sembra essere nel suo destino.

    QUEL DITO SALTATO – Dan ha 13 anni. Come ogni ragazzo della sua età gioca, corre, salta. Salta, ecco. Proprio un salto lo costringerà a perdere un anulare. Burn stava saltando una staccionata. Indossa un anello al dito. L’anello si incastra e glielo taglia. Forse il colpo di grazie per i suoi sogni da calciatore. Tre anni dopo deciderà di lavorare in una catena di supermercati inglesi. Il calcio rimane una passione. Continuerà a giocare nei campetti di Newcastle. Ma è lì che arriva la svolta.

    L’ASCESA Dan viene notato da uno scout del Darlington, squadra che allora disputava l’attuale National League North – la nostra Promozione, in sostanza -. In nemmeno due anni, Burn riesce a guadagnarsi la chiamata del Fulham. La Premier League gli apre le porte, anche se non da subito. Passa in prestito allo Yeovil in League One dove, al debutto, sarà croce e delizia del match: autogol all’86° e poi prima rete tra i professionisti. Un avvio di stagione che si concluderà con la marcatura decisiva nella finale dei playoff di League One contro il Brentford. Arriva un nuovo prestito al Birmingham, poi il Fulham, sino al Wigan dove sarà protagonista, nel 2016, di quella storica semifinale di FA Cup contro il Manchester City. Fuori i Citizens, Dan realizza che il calcio può essere davvero la sua strada. Non è più un gioco. Il passaggio al Brighton lo consapevolizza come giocatore - grazie alle sapienti mani di Potter – e dopo tre strepitose stagioni arriva la chiamata tanto attesa. 13 milioni di sterline, 19 anni dopo, Dan Burn diventa un nuovo giocatore del Newcastle, del suo Newcastle. Ed ora il primo gol, la prima gioia. Una gioia che indirizza i Magpies in semifinale di Carabao Cup. Una gioia che lancia Dan Burn verso l’Europa.

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