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  • Ninni Corda a CM: 'Il mio Foggia è già in C. Date ai Dilettanti i soldi tagliati dagli stipendi di Serie A!'

    Ninni Corda a CM: 'Il mio Foggia è già in C. Date ai Dilettanti i soldi tagliati dagli stipendi di Serie A!'

    • Alessandro Di Gioia
    Ninni Corda è il mago delle promozioni, ma non solo. L'allenatore del Foggia, secondo in classifica a un punto dal Bitonto nel Girone H di Serie D, dopo la retrocessione dalla B e il fallimento dell'anno passato, ha ridato fiducia e speranza ad un ambiente che lo aveva perso, in seguito all'ennesima delusione. Un personaggio mai banale, che nella sua carriera ha sempre fatto del dire quello che pensa in ogni situazione una costante. 

    Calciomercato.com ha scelto di intervistarlo proprio per questo motivo: nonostante la diffusione del Coronavirus abbia toccato tutte le regioni e le persone d'Italia, compresa Foggia e la Puglia, la voce di Corda al telefono è squillante, pronta e reattiva, come se volesse ricominciare a scendere in campo già domani. La sicurezza, la fiducia in se stesso e la schiettezza come sempre non mancano.


    Come sta trascorrendo questa quarantena? La sta vivendo a Foggia?
    "La vivo nella maniera giusta, facendo sacrifici. Sicuramente in misura minore rispetto a quelli fatti da chi sta male o lotta ogni giorno per aiutare la popolazione. E' un periodo da trascorrere nella maniera più corretta, cercando di seguire le indicazioni che vengono date"


    Come vede e valuta la città in questo momento difficile? 
    "Le volte che mi è capitato di uscire ho sempre visto poche persone in giro, anche la città cerca di vivere nella maniera migliore. Non ho notato affollamenti, raggruppamenti di persone o problematiche di sorta. Il livello di civiltà di Foggia è alto, checché se ne dica".


    I tifosi manifestano la loro vicinanza alla squadra e a voi?
    "C'è sempre grande amore da parte dei tifosi, contraccambiato da noi. Ci hanno subissato di videochiamate e messaggi, ci scrivono veramente in tanti, L'affetto e l'amore per la maglia sono infiniti e saranno fondamentali quando riprenderemo a giocare. Il pubblico sarà basilare, perché ci è sempre stato vicino".


    Invece per quanto riguarda il proseguimento del campionato di Serie D e l'eventuale promozione in Serie C?
    "Il mio augurio è certamente quello di riuscire a terminare la stagione sul campo: abbiamo lo scontro diretto in casa contro il Bitonto primo, noi siamo secondi a un punto di distacco. Vogliamo finire la stagione ma ci attendiamo alle disposizioni di Sibilla e Barbiero. Certo, più passa il tempo più le speranze di riprendere si assottigliano: bisogna essere realisti, noi come Serie D non siamo al livello della Serie A, sotto ogni punto di vista".


    In che senso?
    "Non possiamo fare lo stesso quantitativo di tamponi, dal punto di vista medico Serie C e D rischiano di avere seri problemi"


    Quindi cosa pensa che succederà al Foggia?
    "Abbiamo tutte le carte in regole per essere promossi in C: siamo la miglior seconda dell'intera categoria, se saranno confermate le classifiche la C è cosa fatta. Già prima del Coronavirus diverse squadre non avrebbero potuto iscriversi al prossimo campionato. Noi no, abbiamo pagato 500mila euro di iscrizione: sarebbe folle, per la situazione attuale, che il Foggia non venisse promosso. Sono fiducioso, per me è fatta. Ma ora per me la prima cosa, quella più importante, è ripartire"


    A inizio anno sembravate in difficoltà, poi la rinascita.
    "Dopo la sconfitta di Gravina ci davano per morti, invece abbiamo totalizzato 4 vittorie in 5 partite. Siamo in testa alla classifica, un punto di vantaggio con lo scontro diretto in casa nostra non consente al Bitonto di potersi definire più forte. Siamo le due squadre migliori e meritiamo entrambe la promozione".


    Cosa ne pensa della proposta della Lega per il taglio degli stipendi ai calciatori di Serie A?
    "Penso che bisogna dare ai Dilettanti i soldi tagliati dagli stipendi di Serie A. Mi sembra la soluzione migliore e anche quella che sarebbe più naturale: di fatto si sta prendendo atto che in una situazione di calamità naturale la prestazione da parte del giocatore non c'è. Nessun giudice darebbe ragione a un calciatore che denuncia di non percepire lo stipendio se in quel lasso di tempo non ha svolto il proprio lavoro".


    Quindi?
    "Con gli 800 milioni di euro ricavati da questi tagli si può salvare la Serie D: diverse squadre rischiano il fallimento perché mancano gli incassi e gli sponsor si sono volatilizzati. Ad esempio noi avevamo organizzato la "Giornata rossonera" prima e durante il match contro il Bitonto, nell'ultima partita in caso di promozione avremmo riempito lo Stadio Zaccheria. La perdita di denaro è grave, serve un aiuto: la Serie D valorizza i giovani che poi diventano professionisti"


    Perché 800 milioni?
    "Il taglio degli stipendi in Serie A con gli ingaggi dei giocatori durante gli ultimi 4 mesi ammonta a quella cifra, se decidono di darne il 4% ai Dilettanti si risolvono i problemi di tante persone che non arrivano alla fine del mese”.


    Senta, per concludere: spesso vengono criticati i metodi forti e duri di Ninni Corda, ma questa per lei, dopo quella a Como, sarebbe la seconda promozione consecutiva. Come vede l'anno prossimo il suo Foggia? 
    "In questa fase non si può sapere quale sarà il futuro della Serie C, non sappiamo i danni economici che seguiranno: quello che è certo è che saremo pronti per regalare grandi gioie alla gente, come abbiamo sempre fatto"


    @AleDigio89

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